mercoledì 20 giugno 2018

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Questo documento è stato creato per far conoscere la storia e rendere omaggio a quel vasto movimento di lotta che ha infiammato Parigi e varie città della Francia nel 1870-1871, che iniziò con la rivolta del 18 marzo 1871, dando inizio ad un periodo ricco, splendido, gioioso dove un'umanità, uscendo dal limbo dell'oppressione, ha cominciato ad inventare la vita, la bellezza e il piacere, nonostante la minaccia e la ripresa in mano dell'ordine borghese incarnato da Versailles che non poteva fare altro sconfiggerla affogandola nel sangue. Il sangue del popolo.
Nel corso della Storia, la ricerca di autonomia da parte del popolo ha prodotto numerosi tentativi di insurrezione. Lo svincolarsi dai governi nazionali, dall'autoritarismo, dal despotismo, è stato lo scopo principale di coloro che hanno capito la menzogna dello Stato, quale sedicente depositario degli strumenti per la tutela dei cittadini, in realtà prigione per gli stessi. Ecco allora il fiorire di aggregazioni popolari che hanno dato vita a grandi slanci di coscienza civile e, di conseguenza, anche a governi popolari locali, dove regnava la giustizia sociale e la libertà.
Si tratta di episodi soffocati poi nel sangue da parte dei governi, dalle fazioni regimentate e istituzionalizzate, rivoluzioni che in alcuni casi sono durate solo un giorno, ma che tutte indistintamente sono cancellate dai libri di Storia perché censurati dal sistema, perché la gente non deve sapere, perché si tratta di autogestione anarchica (non dimentichiamo che già da sola la parola anarchia fa venire un brivido alla schiena dei governanti).
In Francia questa aggregazione popolare che si formava in una città, fu chiamava “La Commune”, che poi non sarebbe altro che l’italianissimo comune, città, ma siccome in francese il vocabolo «comune» è di genere femminile, allora nella nostra lingua è stato erroneamente tradotto (e poi sempre, indelebilmente rimasto) la Comune.
Le Comuni furono, quindi, il risultato di movimenti rivoluzionari avvenuti tra la fine del 1870 e l’inizio del 1871, guidati da repubblicani, attivisti di diversi componenti di estrema sinistra del tempo e da anarchici, che si insediarono in varie città della Francia istituendo delle organizzazioni comunali autonome al di fuori del potere statale.

A Louise Michel
e a tutta la teppaglia che ha tentato, tenta e tenterà l'assalto del cielo
 Louise Michel

Il diritto uguale di tutti ai beni e alle gioie di questo mondo, la distruzione di ogni autorità, la negazione di ogni freno morale, ecco, se si scende alla radice delle cose, la ragion d’essere dell’insurrezione del 18 marzo.
(Dall’inchiesta parlamentare sull'insurrezione del 18 marzo 1871)
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