giovedì 21 giugno 2018

00-01 Pagina 3


Parigi, sono le tre del mattino, alcuni reggimenti dell'esercito regolare e distaccamenti della polizia, al comando del generale Lacomte, si inerpicano silenziosi per i viottoli di Montmartre allo scopo di impadronirsi dei cannoni della Guardia Nazionale.
L'operazione fila liscia fino alle prime luci del mattino, ma verso le 7, mentre i soldati di Lacomte aspettano i traini per sgombrare i pesanti cannoni, ecco che le campane di Montmartre, di Belleville, del Faubourg du Temple suonano a stormo per dare l'allarme.
Una marea di operai e di artigiani in blusa da lavoro, di donne, di ragazzini, si insinua tra le file dei reggimenti e le scompiglia; Lacomte ordina di far fuoco ma i soldati, dopo un attimo di esitazione, levano in alto i fucili e fraternizzano con i popolani. Si ode Lacomte gridare ai soldati: “Massa di vigliacchi! Rifiutate di battervi!”, poi gli stessi soldati, aizzati dalla folla, circondano il loro generale e lo portano a forza sino al cortile dell'edificio dove ha sede il Comitato Centrale della Guardia Nazionale, in rue des Rosies.

È il 18 marzo del 1871, nasce la Comune di Parigi.