Parigi, sono le tre del mattino, alcuni
reggimenti dell'esercito regolare e distaccamenti della polizia, al comando
del generale Lacomte, si inerpicano silenziosi per i viottoli di Montmartre
allo scopo di impadronirsi dei cannoni della Guardia Nazionale.
L'operazione fila liscia fino alle
prime luci del mattino, ma verso le 7, mentre i soldati di Lacomte aspettano
i traini per sgombrare i pesanti cannoni, ecco che le campane di Montmartre,
di Belleville, del Faubourg du Temple suonano a stormo per dare l'allarme.
Una marea di operai e di artigiani in blusa
da lavoro, di donne, di ragazzini, si insinua tra le file dei reggimenti e le
scompiglia; Lacomte ordina di far fuoco ma i soldati, dopo un attimo di
esitazione, levano in alto i fucili e fraternizzano con i popolani. Si ode
Lacomte gridare ai soldati: “Massa di vigliacchi! Rifiutate di battervi!”,
poi gli stessi soldati, aizzati dalla folla, circondano il loro generale e lo
portano a forza sino al cortile dell'edificio dove ha sede il Comitato
Centrale della Guardia Nazionale, in rue des Rosies.
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È il 18 marzo del 1871, nasce la Comune
di Parigi.
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