L’ORANGERIE
DEL CASTELLO DI VERSAILLES
L'orangerie[1]
del Palazzo di Versailles (evidenziata nella cartina) venne costruita da Jules
Hardouin-Mansart tra il 1684 e il 1686, sostituiva quella costruita da Le Vau
nel 1663 prima dell'inizio dei lavori del castello. Trovavano rifugio in
inverno più di 1.500 piante, per lo più aranci (900) ma anche allori, melograni
o mirti. Nella stagione estiva, dal 1° maggio al 20 ottobre, alberi e le altre
piante venivano esposte nella base del parterre.
La grande Orangerie, per le
sue dimensioni, venne trasformata, nel 1871, in una prigione di Comunardi,
e diventò la tappa obbligatoria nella guarnigione di Satory,
dove si svolgevano i processi
militari.
[1] Una orangerie è un edificio chiuso,
con grandi finestre e un sistema di riscaldamento, dove durante la cattiva
stagione gli agrumi vengono piantati in contenitori, vasi insieme ad altre
piante che temono il gelo. L’Italia è il paese che ne ha lanciato la moda sotto
il Rinascimento. Il termine "orangerie" si riferiva agli aranci che
vi erano tenuti, da allora il luogo è conosciuto come "orangerie".