IL
PALAZZO BORBONE
Il Palazzo Borbone è un edificio storico di Parigi
che si trova sulla Rive Gauche, la riva sinistra della Senna, sul Quai d'Orsay,
davanti al Pont de la Concorde. È la sede dell'Assemblée Nationale, la camera
bassa francese.
L'edificio fu realizzato fra il 1722
e il 1728 per volere della duchessa di Borbone Luisa Francesca, figlia di Luigi XIV, che sposò Luigi III di Borbone-Condé, duca di Bourbonnais. Dopo la morte della duchessa, il
palazzo fu acquistato da Luigi XV che lo cedette nel 1764 al principe
di Condé.
Il palazzo rimase proprietà dei principi di Condé,
duchi di Borboneis fino alla Rivoluzione francese. Sotto la Restaurazione, il
Principe di Condé voleva recuperare la sua proprietà. Prese possesso dell'Hotel
de Lassay (attuale residenza del presidente
dell'Assemblea nazionale) che si trova accanto Palazzo Borbone, ma fu
costretto ad affittare il palazzo trasformato in un emiciclo alla Camera dei
Deputati «con un contratto di affitto di 3 anni». Lo Stato divenne infine
proprietario del palazzo borbonico nel 1827 e dell'Hôtel de Lassay nel 1843.
Confiscato
nel 1791, il palazzo fu dichiarato proprietà nazionale. Diventò per alcuni mesi
un carcere («Maison de la Révolution») e nel 1794, il futuro Politecnico, prima
di essere assegnato al Consiglio dei Cinquecento[1] con
decreto del 18 settembre 1795. Il palazzo Borbone venne quindi assegnato alla
seconda camera del parlamento sotto i diversi regimi: Consiglio dei
Cinquecento, Corpo legislativo, Camera dei Deputati, Assemblea nazionale.
[1] l
Consiglio dei Cinquecento era una delle due assemblee legislative francesi del
Direttorio, insieme al Consiglio degli Anziani. Venne stabilito dalla
Costituzione dell'anno III, adottato dalla Convenzione termidoriana (22 agosto
1795), ed entrò in vigore il 23 settembre 1795. Il Consiglio dei Cinquecento
aveva sede nella sala Manege situata nell’attuale rue de Rivoli dal 9 ottobre
1795, quindi passò nel Palais Bourbon dal 21 gennaio 1798.