JEAN CHARLES ROUCHY
Jean Charles Rouchy è nato il
23 giugno 1835 a Bernay[1];
morì intorno al 1880; era un calzolaio e poi soldato della Guardia imperiale.
Jean Rouchy partecipò alle campagne di Crimea e d'Italia, dove si mise in luce
per le sue intemperanze. Lasciò la Guardia imperiale e sposò Victorine
Malenfant a Orleans il 13 maggio 1861. figlio Il 14 gennaio 1864 nacque un.
Gravemente malato, fu curato dalla dottor Dupas, rue Myrrha, membro dell'Internazionale.
Ma il bimbo morì il 28 gennaio 1868.
Membro dell'Internazionale
come sua moglie,
Rouchy fu fatto prigioniero il 3 dicembre 1870 ad Orleans dai prussiani,
riuscendo successivamente a fuggire. Sua moglie venne a prenderlo con un
passaporto in bianco che gli permise di tornare a Parigi, rue de Lille 44 (7°
arrondissement). Impegnato durante la guerra nei Franc-Tireurs (cecchini)
di Parigi, combattè nella Loira e nell'Est, poi tornò a Parigi alla fine di
febbraio del 1871. Si arruolò nei Défenseurs de la République in formazione
alla caserma Nazionale sotto il colonnello Naze come vivandiere. Gravemente
ustionato ai piedi da una pentola di acqua bollente, non fu in grado di
ricongiungersi al battaglione fino a metà maggio a Passy.
Fu fatto prigioniero
all'ingresso delle truppe, il 22
maggio nell’école des Frères dove aveva stabilito la sua mensa (Passy). Fu
portato a Satory,
poi alle carceri Chantiers e internato nel Tago nella baia di Cherbourg prima
di passare sotto processo nel settimo
Consiglio di guerra e condannato a due anni di carcere e dieci anni di
sorveglianza.
Rilasciato nel 1874, si unì
alla moglie
a Ginevra e probabilmente partecipò con lei in una cooperativa anarchica di
calzolai.
Morì in ospedale, forse in
manicomio psichiatrico, alla fine del decennio. Sua moglie
si è risposata in seguito con Gustave Brocher[2].
[1] Nel dipartimento
dell'Eure nella regione della Normandia,
[2] Gustave Brocher è nato il 30 giugno
1850 a Delle (Alto Reno, poi Territorio di Belfort), morto il 5 ottobre 1931 a
Losanna (Svizzera). Precettore in Russia, pastore e poi anarchico a Londra,
libero pensatore, libraio e insegnante a Losanna e Fiume.