LÉONTINE SUÉTENS
Nata a Beauvais[1]
il 3
o 4 maggio 1846; celibe; lavandaia; era stata condannata il 10 ottobre 1867, a
Parigi, ad un anno di prigione per furto. Per sei anni ha vissuto in
concubinato con Louis
Aubert, che era sergente maggiore al 135° battaglione federato. Lo seguì
come vivandiera dai primi giorni della Comune, e
lo assistette nelle battaglie di Neuilly, Issy, Vanves e Levallois-Perret.
È stata ferita due volte; Il suo ruolo nel battaglione era vendere il brandy
alle guardie nazionali. Arrivò, il 22
maggio, in rue de Lille (7°
arrondissement), dove trascorse 24 ore alla Legion d'onore, quindi ha
partecipato alla costruzione di barricate e al trasporto di barili di petrolio.
Il suo compagno, Aubert,
fu ucciso su una barricata; lei stessa, arrestata, ha negato "di avere le
mani sporche di petrolio" ma è stata comunque condannata il 4 settembre
1871, dal 4°
Consiglio di guerra, alla pena di morte. La sua pena fu commutata il 27
novembre 1871, a lavori forzati la vita.