Madame ALLIX
BOURGEOIS
Professoressa di storia naturale, madame Allix
Bourgeois, nel 1848,
fu presidente del Comitato per i diritti della donna. Come per la Società
per l'emancipazione delle donne, il Comitato della voce delle donne
e la società presieduta da Antonine André de Saint-Gieles, il Comitato per i
diritti della donna fu favorevole alla parità di diritti e per l'abolizione
di tutti i privilegi: ciò implicò, secondo le associazioni, di integrare le
donne nella Repubblica e, di conseguenza, di mettere in pratica l'uguaglianza
sociale e politica di entrambi i sessi.
Il 22 marzo, la signora Allix Bourgeois, con alcuni
membri del suo comitato, venne ricevuta nell’Hôtel de Ville dall’allora sindaco di Parigi Armand
Marrast che, in nome del governo provvisorio, espresse la sua solidarietà con
le esigenze delle donne, ma che preferiva fare affidamento su l'Assemblea
Costituente (da eleggere il 23 aprile 1848)
che da sola avrebbe avuto il potere di "stabilire" i
"diritti" delle donne "per decreto". Argomento avanzato
nonostante la proclamazione del suffragio detto universale. Questa evidente
contraddizione tra i principi e i diritti effettivamente applicati è stata
notata dalle donne già nel 1848.
Presto il Comitato decise di ripristinare la legge
sul divorzio (abolita nel 1816), il cui progetto fu presentato alla Camera dal
deputato Crémieux. La legge fu respinta e il Comitato per i diritti delle donne
vietato dal decreto del 26 luglio 1848 che rimosse il diritto delle donne a manifestare e discutere in pubblico.
Durante l'assedio,
madame Allix fondò, con il marito Jules Allix,
l’Unione delle donne,
di cui lei ne era segretaria, con sede in rue d'Arras 3, un'associazione a
carattere sindacale e femminista strutturata in comitati di quartiere,
spiegando alle aderenti i suoi progetti sui futuri Ateliers, gestiti dal
Comune, dove le donne disoccupate avrebbero potuto trovare lavoro e cibo,
secondo l'esempio degli Ateliers nationaux creati nel 1848 e
poi eliminati dalla reazione moderata.