FRANÇOIS
de ROCHEBRUNE
Rochebrune è nato il 1° giugno o il 1° gennaio 1830 a Vienne[1] in una famiglia povera. All'età di quattordici anni iniziò un apprendistato in una tipografia, quindi si unì all'esercito francese. Ha servito nel 17° Reggimento Fanteria di Linea e, durante la Guerra di Crimea, nella formazione di Zuavi francesi.
François Rochebrune nell'uniforme degli Zuavi |
Dal 1855 al 1857 ha vissuto in
Polonia lavorando come tutore, insegnava francese, alla locale nobiltà
(szlachta) a Cracovia, a quei tempi parte austriaca della Polonia. Nel 1857 fu sergente
durante la spedizione franco-britannica in Cina. Lasciò il servizio francese e
nel 1862 si trasferì nuovamente in Polonia, a Varsavia, in quel periodo sotto
il controllo russo. Poco dopo si trasferì a Cracovia, dove aprì una scuola di
scherma. La scuola divenne luogo di nascita dell'accademia militare, che finì
per addestrare molti dei futuri ufficiali polacchi dell'Insurrezione di
gennaio.
Quando iniziò la rivolta
polacca contro il dominio russo, nel gennaio del 1863, Rochebrune prestò i suoi
servizi ai capi della rivolta e, insieme con alcuni degli studenti della sua
scuola di scherma erano segnalati al campo insurrezionalista di Ojców, organizzato
dal colonnello Apolinary Kurowski. Lì, basandosi sulla sua esperienza negli Zuavi
francesi, Rochebrune formò delle unità ribelli polacche che erano conosciute
come «gli Zuavi della morte». Il loro primo impegno militare fu nella battaglia
di Miechow, il 17 febbraio, dove lo stesso Rochebrune guidò una carica a
baionetta sulle posizioni russe. L'unità subì perdite molto elevate, e sebbene l’attacco
ebbe successo, in generale la battaglia è stata una perdita per le forze
polacche. Dopo la battaglia, Rochebrune iniziò a scrivere il suo nome come
"de Rochebrune".
Riorganizzò gli Zuavi della
morte a Cracovia e li guidò nelle battaglie di Chrobrze e Grochowiska. In
quest'ultimo scontro, dopo che il generale Marian Langiewicz perse il controllo
sulle forze polacche, Rochebrune, con l'aiuto dei suoi zuavi, prese il comando
e ristabilì l'ordine, afferrando personalmente i soldati in preda al panico,
gettandoli indietro nella linea, puntando la pistola contro di loro e
imprecando nel polacco rotto ("Psiakehv! Ktoha godzina?" -
"Dio dannazione! Mi diresti l'ora?" - che secondo le fonti
contemporanee era l'unico polacco che conosceva). Condusse poi, con successo,
un attacco dei suoi zuavi e delle truppe "kosynierzy", costringendo i
russi a fuggire. Di conseguenza, dopo la battaglia fu promosso generale. Venne
candidato come comandante in capo della rivolta, ma fu respinto e Rocherbrune,
deluso dalle lotte intestine politiche, se ne ritornò in Francia. Tornò più
tardi nello stesso anno e combatté a Wołyń, prendendo parte alla battaglia
perduta di Poryck.
In Francia, per il suo valore
nell'insurrezione, che era una causa nobile per il popolo francese, fu
insignito della Legione d'onore e promosso al grado di capitano. Rientrò
nell'esercito francese e in seguito combatté nella guerra
franco-prussiana nel 1870. Comandò un'unità chiamata les Gaulois (i
Galli) e indossò l'uniforme Zuava. Morì il 19 novembre 1870 nella Battaglia di
Montretoutas ucciso da un cecchino.