ÉTIENNE BARALLON
Étienne Barallon è nato intorno al 1843, era un
operaio di passamanerie[1],
militante dell'A.I.T.
e abitava a Saint-Étienne
in rue Paillon, 18.
Nel maggio 1870, faceva parte dei
dirigenti della sezione stéphanoise[2]
dell'Internazionale. È anche segnalato come
membro dell'Alleanza Repubblicana.
Per partecipazione alla comunale
insurrezione del marzo 1871 a Saint-Étienne, fu condannato in contumacia,
il 29 dicembre 1871, alla deportazione in un recinto fortificato (corte
d'assise del Puy-de-Dôme[3]),
pena commutata in dieci anni di esilio.
[1] Lavoratori di
filo di
qualsiasi tipo (vegetale, animale, metalli ...) usato nella decorazione di
indumenti o architettura d'interni, ed intrecciatori di perline, pizzo , frange, finiture, nastro.
[2] Étienne è la variante francese di Stefano,
Stéphanoise (italianizzato in stephanesi) è quindi il nome con cui si
identifica la città di Saint-Étienne e ai suoi cittadini.
[3] Dipartimento
francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi.