LOUIS BADIN
Louis Badin (in realtà si chiamava Léon, Antoine Baudin) è nato il
27 aprile 1826 a Vienne[1];
impiegato al Crédit foncier e recensore di libri al giornale Le Réveil.
Dopo aver servito nell'esercito, dal 1847 al 1853, Louis Badin
lavorò come ragioniere, dal 1854 al 1866, poi entrò nella maison Cahen-Lyon,
casa di forniture per l'esercito; in seguito aprì per conto suo una officina
che fabbricava apparecchi barometrici per la temperatura dei vini.
Durante la Comune di
Parigi, fu direttore dei negozi centrali d'abbigliamento del quai d'Orsay.
Il terzo
consiglio di guerra lo condannò, il 29 agosto 1873, in contumacia, alla
deportazione in Nuova
Caledonia. Era in Belgio (dopo un passaggio a Londra); venne a Parigi
nell'aprile 1877, fu identificato (il suo nome era Léon, Antoine e non Louis).
Venne condannato, il 15 (o 18) giugno 1877, alla deportazione in un recinto
fortificato in Nuova
Caledonia. Sbarcò a Nouméa
il 25 ottobre 1878, ma la sua pena gli fu rimessa
nel 1879 e tornò con la nave Navarin. Era sposato, padre di quattro figli.
Forse era membro dell'Internazionale.