GIOVEDÌ 4 MAGGIO 1871
(14 FIORILE
ANNO 79)
Dai tetti i Parigini seguono gli avvenimenti sul
versante di Vauves e Issy.
La situazione, nonostante l'eroica difesa, si fa
insostenibile, in particolare a forte Issy.
Nella cronaca degli assediati si coglie bene il dramma: “Il fuoco nemico non ha mai sosta, la batteria di Fleury ci scarica
addosso regolarmente 6 colpi ogni 5 minuti. Abbiamo appena trasferito un
artigliere ferito all'inguine da una pallottola. Da quattro giorni tre donne
sfidano il fuoco nemico per recuperare i feriti. Scarseggiano i viveri. Non
mangiamo che carne di cavallo”.
Victorine
Rouchy-Brocher, che si trova fra le portantine di Issy, scriverà più tardi:
“Mentre trasportavamo i feriti, bandiera in testa crivellata di pallottole e
listata a lutto, la nostra tristezza commuoveva la folla che, lungo la strada,
ci lanciava fiori e rami di foglie. Una manifestazione imponente, grandiosa:
sentivo vibrare nel cuore il grande spirito di Parigi, una sensazione sublime
che penetra e vi trasporta come in un sogno sulle ali di un avvenire migliore”.