SABATO 6 MAGGIO 1871
(16 FIORILE
ANNO 79)
In risposta ad un manifesto anonimo, ispirato dalla
propaganda versagliese, affisso sui muri di Parigi il 4
maggio, col quale a nome delle donne si chiedeva l'armistizio, l'Unione
delle donne fa uscire
questo manifesto, che resta uno dei testi più ricchi e più avanzati della
Comune:
Manifesto dell'Unione delle donne |
COMITATO
CENTRALE DELL’UNIONE DELLE DONNE
PER LA DIFESA
DI PARIGI E LA CURA AI FERITI
In nome
della Rivoluzione sociale da noi approvata, in nome della rivendicazione dei
diritti del lavoro, dell'uguaglianza e
della giustizia, l'Unione delle donne per la difesa di Parigi e l'assistenza ai
feriti protesta con tutte le sue forze contro l'infame appello ai cittadini
pubblicato ieri l'altro, stilato da un gruppo
anonimo di reazionari.
Il
manifesto in questione invita le donne di Parigi a fare appello alla generosità
di Versailles, chiedendo la pace a qualsiasi prezzo.
La generosità di vigliacchi assassini! Una
riconciliazione fra libertà e dispotismo, tra il popolo e i suoi carnefici!
No, non è
la pace, ma la guerra a oltranza che le lavoratrici di Parigi reclamano!
Oggi, un
accordo significherebbe rinnegare tutte le aspirazioni operaie che puntano al
rinnovamento sociale, all'annientamento di tutti i rapporti giuridici e sociali
esistenti, alla soppressione di ogni privilegio,
di ogni sfruttamento, alla sostituzione del regno del capitale con
quello del lavoro, in una parola alla liberazione che il lavoratore attua con
le proprie mani!....
Sei mesi di
sofferenze e di tradimenti durante l'assedio, sei settimane di lotte
gigantesche contro gli sfruttatori coalizzati, fiumi di sangue versati per la
libertà sono i nostri titoli di gloria e di vendetta!...
La lotta in
corso non può avere come esito che il trionfo della causa popolare... Parigi
non arretrerà, poiché è portatrice della bandiera dell'avvenire. L'ora suprema
è suonata...
Largo ai
lavoratori, indietro i loro carnefici! Fatti! Energia!
L'albero
della libertà si nutre del sangue dei suoi nemici.
Tutte unite
e decise, maturate e istruite dalle sofferenze che sempre le crisi sociali
portano con sé, profondamente convinte che la Comune, rappresentante dei
principi internazionali e rivoluzionari dei popoli,
sia portatrice dei germi della rivoluzione sociale, le donne di Parigi
proveranno alla Francia e al mondo intero che, nel momento del supremo
pericolo, se i reazionari forzeranno le difese, saranno sulle barricate di
Parigi a donare il loro sangue e la loro vita,
al pari dei loro fratelli, per la difesa e il trionfo della Comune, cioè del popolo
Allora
vittoriosi, unendosi sulla base dei propri comuni interessi, lavoratori e
lavoratrici saranno solidali per un ultimo
sforzo, inteso a distruggere per sempre ogni traccia di sfruttamento e di
sfruttatori!
Viva la Repubblica sociale e universale!...
Viva il lavoro!...
Viva la Comune!...
Parigi 6 maggio 1871.
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La Commissione esecutiva del Comitato Centrale:
LEMEL.
JACQUIER.
LEFEVRE.
LELOUP.
DMITRIEFF.
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