SABATO 13 MAGGIO 1871
(23 FIORILE
ANNO 79)
II «Journal
Officiel» precisa le disposizioni prese riguardo ai beni di Thiers.
“1. Tutta la
biancheria proveniente dalla casa di Thiers sarà messa a disposizione delle ambulanze.
2. Oggetti d'arte e
libri di valore saranno destinati alle biblioteche e ai musei nazionali.
3. Sul terreno
occupato dal palazzo del parricida sorgerà una piazza alberata.
La casa di Thiers era un vero e proprio
museo privato; immenso, con dozzine di pezzi; ordinato come un palazzo. Dai
conti che Thiers tiene
minuziosamente risulta che soltanto per tappezzeria e tende si sono buttati via
90.000 franchi.
Quali i beni dei
lavoratori? Gli immobili? Nessuno, beninteso; alla mercè del proprietario
(«l'avvoltoio») che li gettava in mezzo alla strada quando non potevano pagare
l'affitto. Beni mobili? Biancheria? Ben poco, per un valore totale di qualche
dozzina di franchi. Si era costretti spesso a portare materasso e coperte al
Monte di Pietà per acquistare un po' di pane”.
Quando la Comune autorizzò il disimpegno gratuito
degli oggetti impegnati per un valore non superiore ai 20 franchi, ci fu un
afflusso ininterrotto al Monte di Pietà, poiché erano ben 800.000 i depositi
inferiori ai 20 franchi. Non c'era famiglia che non avesse impegnato lenzuola,
casseruole, ecc.