venerdì 6 settembre 2019

03-02-01 - Claude BRETON

CLAUDE BRETON

 

 

Claude, Alexis Breton è nato nel 1828 a Romans[1]; era un farmacista e viveva a Marsiglia in rue Sainte, 43. Fu eletto nel consiglio comunale il 27 e 28 agosto 1870 nella lista dei repubblicani. Dal proclama della Repubblica, Breton ebbe un ruolo di primo piano tra i repubblicani.

Membro della cerchia dei républicains du Midi, faceva parte del comitato esecutivo della prima Comune rivoluzionaria proclamato a Marsiglia il 1° novembre 1870. Il 5 novembre 1870, sostenuto dal quotidiano L'Égalité, fu riconfermato consigliere comunale nella lista dei radicali. Successivamente si unì alla compagnia dei cecchini della morte, compagnia delle guardie civiche, di cui era il segretario. Nel marzo 1871, si unì immediatamente al campo ribelle e ricoprì un ruolo particolarmente attivo come membro della commissione dipartimentale presieduta da Gaston Crémieux.

Arrestato e imprigionato immediatamente dopo il fallimento della Comune, Breton fu processato dal 12 al 28 giugno 1871 con tutti i diciassette principali ribelli del movimento comunista guidato da Crémieux. Secondo il procuratore, l'imputato era più colpevole degli altri perché era più intelligente e il semplice suo consiglio su questo argomento, affermava il magistrato, era spesso più mortale della lotta stessa. Per questo motivo l'imputato ha dovuto espiare la sua colpa sua

Il 28 giugno 1871, Breton fu condannato alla semplice espulsione per la sua partecipazione agli eventi insurrezionali della Comune. La sua condanna fu commutata il 17 gennaio 1872, a dieci anni di esilio. Breton emigrò ad Alessandria d’Egitto.



[1] Nel dipartimento della Drôme della regione del Alvernia-Rodano-Alpi.