JEAN
MARCHETTI
Jean Marchetti (o Machetti) è nato nel 1832 a Comandona, (Biella,
Italia). Viveva a Saint-Étienne,
dove faceva l’operaio stuccatore, era sposato e padre di un bambino. In
Francia, fin dalla sua infanzia, Marchetti si arruolò nel corpo dei
Garibaldini, durante la guerra
contro la Prussia. Il 25 marzo 1871 partecipò alla presa del Municipio di Saint-Étienne
alla proclamazione della Comune.
La corte d'assise di Riom
lo condannò, il 5 dicembre successivo, alla deportazione in un recinto
fortificato.
Il redattore della Gazzetta dei Tribunali ha descritto
l'imputato di alta statura, con la barba lunga e un po' brizzolata, fronte
scoperta, in piedi dritto e parlando con audacia. Il procuratore distrettuale
lesse una lettera di Marchetti che chiedeva di entrare nella polizia segreta.
Gli si rispose, a quanto pare, che a Saint-Étienne
non c'erano fondi per questo uso. Ci si può interrogare sulla data in cui ebbe
luogo questa richiesta, poiché essa non alleggerì affatto la condanna che colpì
l'imputato, il quale non beneficiò della remissione del resto della sua pena
che il 29 maggio 1879, a
condizione di un decreto di espulsione. Marchetti aveva già subito una condanna
a sei giorni di carcere per furto (17 novembre 1863).
Nel
dipartimento del Puy-de-Dôme nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.