CITTADELLA
DI SAINT-MARTIN-DE-RÉ (LA ROCHELLE)
Uscita di detenuti dalla cittadella per l'imbarco destinazione Cayenne |
Le Martinière, nel porto di Saint-Martin-de-Ré, capacità per 673 detenuti. |
La cittadella di Saint-Martin-de-Ré è uno dei
principali monumenti storici della città di Saint-Martin-de-Ré, che si trova
nell’isola chiamata appunto Ile de Ré[1], ed è una struttura militare
costruita nel 1690 per proteggere l’isola. L’Ile de Ré oggi è collegata,
tramite un ponte stradale, alla terra ferma e alla città di La Rochelle[2].
In seguito all'assedio di La
Rochelle nel 1681, François Ferry, con l'accordo di Vauban, elaborò i piani per
una nuova cittadella e un muro urbano che doveva essere costruito entro la fine
del 17° secolo, per proteggere le città di La Rochelle e Rochefort dalle
invasioni inglesi.
Agli inizi degli anni 70 del 19° secolo, la
cittadella venne trasformata in un deposito per il concentrazione di
prigionieri destinati ad essere inviati alle colonie penali, fu fino al 1938,
l'unico punto di raccolta per i prigionieri condannati ai lavori forzati, prima
della loro partenza con i battelli (La Loire o Martiniè), alla
colonia penale della Guyana francese o quella della Nuova
Caledonia.
La casa circondariale dell’Île de Ré si trova nella
cittadella di Saint-Martin. Conteneva oltre 1.000 detenuti, in uno spazio
riservato a 500. La prigione fu una tappa obbligatoria verso le acque della Nuova
Caledonia (viaggio
che durava cinque mesi), dal 1870 al 1897, poi verso quelle della Guyana
(viaggio che durava tre mesi), fino al 1938. Capitano Alfred Dreyfus[3], Guillaume Seznec[4] o Henri Charrière, noto anche come
"Papillon"[5], furono rinchiusi lì, prima della
loro partenza per bagno penale chiamato "la Caienna".
. Oggi la cittadella, che dal 1700 è sempre stata una
prigione, è ancora un penitenziario in funzione: una casa centrale che ospita
più di 400 prigionieri. Nel 1958, la caserma Thoiras del centro penitenziario
era riservata ai prigionieri algerini.
Con 485 posti, lo stabilimento penitenziario di
Saint-Martin-de-Ré è la più grande casa centrale in Francia
La cittadella e le fortificazioni di
Saint-Martin-de-Ré sono classificate come monumenti storici con decreto del 20
marzo 1984. Questo è un caso, probabilmente unico in Francia e in Europa, di
una prigione situata nel cuore di una rinomata zona turistica, nella città di
Saint-Martin-de-Ré, e alcune parti del'infrastruttura è elencata come
patrimonio mondiale dall'UNESCO.
[1] Nel dipartimento della
Charente-Maritime, nel sud-ovest della Francia.
[2] La Rochelle è una città della Francia
sudoccidentale, capitale storica di Aunis e prefettura del dipartimento della
Charente-Maritime, nella regione Nouvelle-Aquitaine.. Situata ai margini
dell'Oceano Atlantico, al largo del Pertuis d’Antioche, e protetta dalle
tempeste dalla "barriera" delle isole di Ré, Oléron e Aix, la città è
soprattutto un complesso portuale di prima classe e questo dal XII secolo.
[3] Alfred Dreyfus (Mulhouse, 9 ottobre
1859 – Parigi, 12 luglio 1935) è stato un militare francese. Nel 1871 la Francia
era reduce dalla sconfitta
subita nella guerra
Franco-Prussiana, ed i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante il
processo si basasse su documenti palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale
estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano
rivelate importanti informazioni militari francesi. Nonostante l'esplodere del
caso, Dreyfus
non fu interamente riabilitato prima del luglio 1906, grazie a un verdetto
della Corte di Cassazione.
[4] Guillaume Seznec (Plomodiern, 1º maggio 1878 – Parigi, 13 febbraio 1954)
è stato il protagonista di uno dei casi giudiziari più celebri e controversi della
storia francese, secondo per fama solo a quello di Alfred Dreyfus. Un caso che non
ha cessato di avere ripercussioni sull'ordinamento giudiziario francese fino a giorni
nostri.
[5] Henri
Charrière, detto Papillon per via di una farfalla tatuata sul torace (Saint-Étienne-de-Lugdarès, 16 novembre 1906 – Madrid, 29
luglio 1973),
è stato un criminale e scrittore francese naturalizzato venezuelano. Il
26 marzo 1930, un uomo di nome Roland Legrand, ufficialmente un macellaio ma ufficiosamente
un magnaccia, venne ferito da un colpo di pistola allo stomaco alle 3:30 del mattino.
Fu portato all'ospedale di Lariboisière, dove morì il 27 marzo alle 00:10, dopo
aver dichiarato alla polizia il nome dell'omicida, "Papillon Roger". Henri
Charrière, cioè "Papillon Pouce-coupé", venne arrestato il 7 aprile 1930.
Charrière fu condannato per l'omicidio di Roland Legrand ai lavori forzati a vita,
presso il carcere in Guyana il 28 ottobre
1931, omicidio per cui si è sempre dichiarato innocente. Condannato nel 1931 ai lavori forzati per un omicidio, lasciò la cittadella di Saint-Martin-de-Ré il 29 settembre 1933 a bordo della Martinière e sbarcò
il 14 ottobre con lo status di "deportato" a Saint-Laurent-du-Maroni. In seguito fu imprigionato nel bagno penale della Caienna nella
Guyana francese, dalla quale tentò numerose
fughe dai risvolti drammatici. In tredici anni di prigionia tentò nove fughe. Altri
tentativi di fuga furono effettuati a Saint-Laurent-du-Maroni, all'isola di San Giuseppe, presso l'isola del Diavolo, in Colombia e infine
in Venezuela. L'ultima evasione, avvenuta
dall'isola del Diavolo, lo portò fino a Caracas in Venezuela nel
1945, dove riuscì a stabilirsi (il Venezuela, a differenza della Guyana francese,
non aveva infatti accordi di estradizione con la Francia) e a vivere da uomo libero.