domenica 2 febbraio 2020

04-06-11 - La Rochelle

CITTADELLA DI SAINT-MARTIN-DE-RÉ (LA ROCHELLE)

Uscita di detenuti dalla cittadella per l'imbarco destinazione Cayenne
Le Martinière, nel porto di Saint-Martin-de-Ré, capacità per 673 detenuti.

La cittadella di Saint-Martin-de-Ré è uno dei principali monumenti storici della città di Saint-Martin-de-Ré, che si trova nell’isola chiamata appunto Ile de Ré[1], ed è una struttura militare costruita nel 1690 per proteggere l’isola. L’Ile de Ré oggi è collegata, tramite un ponte stradale, alla terra ferma e alla città di La Rochelle[2].
In seguito all'assedio di La Rochelle nel 1681, François Ferry, con l'accordo di Vauban, elaborò i piani per una nuova cittadella e un muro urbano che doveva essere costruito entro la fine del 17° secolo, per proteggere le città di La Rochelle e Rochefort dalle invasioni inglesi.
Agli inizi degli anni 70 del 19° secolo, la cittadella venne trasformata in un deposito per il concentrazione di prigionieri destinati ad essere inviati alle colonie penali, fu fino al 1938, l'unico punto di raccolta per i prigionieri condannati ai lavori forzati, prima della loro partenza con i battelli (La Loire o Martiniè), alla colonia penale della Guyana francese o quella della Nuova Caledonia.
La casa circondariale dell’Île de Ré si trova nella cittadella di Saint-Martin. Conteneva oltre 1.000 detenuti, in uno spazio riservato a 500. La prigione fu una tappa obbligatoria verso le acque della Nuova Caledonia (viaggio che durava cinque mesi), dal 1870 al 1897, poi verso quelle della Guyana (viaggio che durava tre mesi), fino al 1938. Capitano Alfred Dreyfus[3], Guillaume Seznec[4] o Henri Charrière, noto anche come "Papillon"[5], furono rinchiusi lì, prima della loro partenza per bagno penale chiamato "la Caienna".
. Oggi la cittadella, che dal 1700 è sempre stata una prigione, è ancora un penitenziario in funzione: una casa centrale che ospita più di 400 prigionieri. Nel 1958, la caserma Thoiras del centro penitenziario era riservata ai prigionieri algerini.
Con 485 posti, lo stabilimento penitenziario di Saint-Martin-de-Ré è la più grande casa centrale in Francia
La cittadella e le fortificazioni di Saint-Martin-de-Ré sono classificate come monumenti storici con decreto del 20 marzo 1984. Questo è un caso, probabilmente unico in Francia e in Europa, di una prigione situata nel cuore di una rinomata zona turistica, nella città di Saint-Martin-de-Ré, e alcune parti del'infrastruttura è elencata come patrimonio mondiale dall'UNESCO.




[1] Nel dipartimento della Charente-Maritime, nel sud-ovest della Francia.
[2] La Rochelle è una città della Francia sudoccidentale, capitale storica di Aunis e prefettura del dipartimento della Charente-Maritime, nella regione Nouvelle-Aquitaine.. Situata ai margini dell'Oceano Atlantico, al largo del Pertuis d’Antioche, e protetta dalle tempeste dalla "barriera" delle isole di Ré, Oléron e Aix, la città è soprattutto un complesso portuale di prima classe e questo dal XII secolo.
[3] Alfred Dreyfus (Mulhouse, 9 ottobre 1859 – Parigi, 12 luglio 1935) è stato un militare francese. Nel 1871 la Francia era reduce dalla sconfitta subita nella guerra Franco-Prussiana, ed i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante il processo si basasse su documenti palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano rivelate importanti informazioni militari francesi. Nonostante l'esplodere del caso, Dreyfus non fu interamente riabilitato prima del luglio 1906, grazie a un verdetto della Corte di Cassazione.
[4] Guillaume Seznec (Plomodiern, 1º maggio 1878 – Parigi, 13 febbraio 1954) è stato il protagonista di uno dei casi giudiziari più celebri e controversi della storia francese, secondo per fama solo a quello di Alfred Dreyfus. Un caso che non ha cessato di avere ripercussioni sull'ordinamento giudiziario francese fino a giorni nostri.
[5] Henri Charrière, detto Papillon per via di una farfalla tatuata sul torace (Saint-Étienne-de-Lugdarès, 16 novembre 1906Madrid, 29 luglio 1973), è stato un criminale e scrittore francese naturalizzato venezuelano. Il 26 marzo 1930, un uomo di nome Roland Legrand, ufficialmente un macellaio ma ufficiosamente un magnaccia, venne ferito da un colpo di pistola allo stomaco alle 3:30 del mattino. Fu portato all'ospedale di Lariboisière, dove morì il 27 marzo alle 00:10, dopo aver dichiarato alla polizia il nome dell'omicida, "Papillon Roger". Henri Charrière, cioè "Papillon Pouce-coupé", venne arrestato il 7 aprile 1930. Charrière fu condannato per l'omicidio di Roland Legrand ai lavori forzati a vita, presso il carcere in Guyana il 28 ottobre 1931, omicidio per cui si è sempre dichiarato innocente. Condannato nel 1931 ai lavori forzati per un omicidio, lasciò la cittadella di Saint-Martin-de-Ré il 29 settembre 1933 a bordo della Martinière e sbarcò il 14 ottobre con lo status di "deportato" a Saint-Laurent-du-Maroni. In seguito fu imprigionato nel bagno penale della Caienna nella Guyana francese, dalla quale tentò numerose fughe dai risvolti drammatici. In tredici anni di prigionia tentò nove fughe. Altri tentativi di fuga furono effettuati a Saint-Laurent-du-Maroni, all'isola di San Giuseppe, presso l'isola del Diavolo, in Colombia e infine in Venezuela. L'ultima evasione, avvenuta dall'isola del Diavolo, lo portò fino a Caracas in Venezuela nel 1945, dove riuscì a stabilirsi (il Venezuela, a differenza della Guyana francese, non aveva infatti accordi di estradizione con la Francia) e a vivere da uomo libero.