JOSEPH DÉSIRÉ SUPPLISSY
Joseph Désiré Supplissy (o
Joseph Supplicy) è nato a Ruffey[1]
nel 1839. Sott’ufficiale di artiglieria, poi orologiaio a Le Creusot,
le sue idee e le sue azioni gli valsero di essere portato alla rovina e messo
in bancarotta dalla fabbrica Schneider, che fece arrivare una gran quantità di
orologi che vendette a prezzi bassissimi.
Coinvolto in tutte le
manifestazioni degli operai di Le Creusot,
quelle del «partito dello sciopero» come lo chiamava il Journal de
Saône-et-Loire, fu arrestato e condannato dalla corte di correzione di
Autun[2]
a sei mesi in carcere e cento franchi di ammenda. Gli altri manifestanti
arrestati durante la manifestazione per la liberazione di Rochefort
l'8 agosto 1870 furono: Verneau, Lachaise, Proteau e Victor.
Membro del Circolo di studi
sociali alla fine del Secondo
Impero, Supplissy si unì alla sezione dell'Internazionale
nel marzo 1870. Eletto colonnello della Guardia
Nazionale, fu nominato commissario di polizia sotto la municipalità di
Dumay (settembre 1870-marzo 1871). Fu processato davanti alla Corte d'Assise di
Saône-et-Loire[3] nella
sua sessione dal 28 giugno al 1° luglio 1871 come membro della Comune di Le
Creusot; il procuratore generale ha ritenuto che non fosse necessario
seguirlo.
Lucien Descaves[4],
nel Filemon,
vecchio dei vecchi, parla di Supplissy che, dopo la Comune, lavorava
a Ginevra come orologiaio.
[1] Nel
dipartimento del Giura nella regione della Borgogna-Franca Contea.
[2] Nel
dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna-Franca Contea.
[3] Dipartimento
francese della regione Borgogna-Franca Contea.
[4] Lucien Descaves (Parigi, 18 marzo
1861 – Parigi, 6 settembre 1949) è stato uno scrittore, giornalista,
drammaturgo e libertario francese.