giovedì 29 novembre 2018

02-11-04 - Martedì 21 marzo 1871

 MARTEDÌ 21 MARZO 1871
(30 VENTOSO ANNO 79)


A Versailles prima riunione dell'Assemblea Nazionale. “Parigi è l'eversione”, si proclama, “il Comitato Centrale un'accozzaglia di briganti”.
Thiers ordina ai funzionari che l'avevano seguito a Versailles di sgomberare i ministeri. Ed ecco i tapini, «trasudando paura e l'arrugginita fedeltà di tanti anni di buoni e leali servigi a chi via via s'era succeduto al potere, andare e venire, sbalorditi, spaventati, portandosi dietro le loro scartoffie, le loro cosucce, gemendo con lunghi sospiri, dando dolorosi sguardi d'addio alla loro grande poltrona in cuoio».
A Parigi, nonostante la diserzione dei vecchi camaleonti dell'amministrazione, s'organizza la convivenza sociale. Il Comitato Centrale adotta per decreto quei provvedimenti che s'aspettano i lavoratori in condizioni più che precarie: sospensione della messa all'incanto degli oggetti depositati al Monte di Pietà; sospensione degli sfratti a inquilini che non possono pagare l'affitto in conseguenza dell'assedio di Parigi e della disoccupazione che ne è conseguita; possibilità di procrastinare di un mese il pagamento della pigione.
I giornali, che erano stati soppressi dal governo, ricominciano ad uscire. Il primo a essere nuovamente strillato nelle vie di Parigi è il noto quotidiano di Jules Vallès «Le cri du peuple». Scrive Vallès: “Le- due del pomeriggio, e già 20.000 copie sono fluite via dalla tipografia ai sobborghi... Cittadino, volete quest'ultima copia? Allegria! per voi sono due soldi soltanto. Credete, li vale!


Le cri du peuple del 21 marzo 1871