JULES VALLÈS
Luogo di nascita di Jules Vallès, Place Platrière, Puy-en-Velay |
Jules Vallès (pseudonimo di
Louis Jules Vallez), è nato a Puy-en-Velay[1]
l’11 giugno 1832 ed è stato un giornalista, scrittore e uomo
politico. Fondatore del quotidiano Le
Cri du Peuple, ha fatto parte degli eletti
della Comune di Parigi nel 1871. Condannato a morte, fu costretto in esilio
a Londra dal 1871 al 1880 .
Jules
Valles ha scritto una trilogia in gran parte autobiografica incentrata su un
personaggio di nome Jacques Vingtras: il primo libro si chiama L'Enfant
(Il Bambino); l'autore evoca la sua giovinezza con un padre
insegnante e una madre figlia di contadini, periodo della sua vita che egli
descrive come povera (almeno per la parte dedicata alla città di nascita
Puy-en-Velay) e sfortunata. I successivi volumi sono Le
Bachelier (La Laurea) e L'Insurgé (L’Insorto). Nella
lettura di questi tre libri possiamo tirar fuori la biografia di Jules Vallès.
Jules Vallès
terzo figlio di Jean-Louis Vallez e di Julie Pascal; al registro civile è stato
registrato come "Louis Jules Valles". Il padre, che ha ottenuto la
sua laurea nel 1826, ha
lavorato come insegnante di scuola presso l'Istituto dei sordomuti
Puy-en-Velay, poi dal 1833 come insegnante presso il reale collegio[2]
sempre a Puy, ma venne congedato per qualche anno e non riprese questo lavoro
fino al 1839 dove rientrò al collegio di Puy. Nel 1840 fu nominato insegnante
al reale collegio di Saint
Etienne[3]. Il padre lo preparò per
il concorso alla cattedra annuale per l'insegnamento della grammatica e fu
ammesso nel 1845. Venne poi nominato professore presso la reale università di
Nantes[4]
nel 1847.
Sembra, dai
suoi libri L'Enfant
e Le
Bachelier, che i suoi rapporti con i suoi genitori, in particolare con
suo padre, erano abbastanza conflittuali. Jules aveva idee socialiste, con
tendenze anarchiche o proudhoniane[5].
Il padre non condivideva le sue idee e in più voleva mantenere il suo impiego
di funzionario che avrebbe potuto perdere se il figlio si fosse mostrato troppo
ostile ai bonapartisti e a Napoleone
III.
1848
prima esperienza rivoluzionaria
Dal febbraio
del 1848,
Jules Vallès partecipò attivamente gli eventi rivoluzionari (che fecero del
"Collegio reale" un "liceo nazionale"). Il 26 febbraio,
partecipò ad una manifestazione repubblicana nel centro della città e 27
assistette piantatura di un albero della libertà[6]
sulla place Royale (ribattezzata «place de l'Égalité») a fianco del suo amico
Charles Louis Chassin[7].
Agli inizi di marzo, fondò il Club républicain de la Jeunesse de Bretagne et
Vendée (Club repubblicano della Gioventù della Bretagna e della Vandea),
che organizzò una manifestazione per l'abolizione della schiavitù. Il club era
tuttavia dedicato principalmente alla riflessione e si riuniva solo il giovedì
e la domenica. Alla fine di marzo, i dirigenti del club incontrano il
Commissario della Repubblica, Maunoury, che spiegò loro che la cosa migliore da
fare per un giovane repubblicano, era quello di studiare con assiduità. Vallès
pensò che quello del commissario non fu un argomento convincente. Con il
reclutamento di studenti provenienti da altri istituti della città, Jules
Vallès riuscì a diventare presidente del club, con una prospettiva più
rivoluzionaria di quella di Chassin. Propose un programma radicale:
l'eliminazione degli esami di maturità, "libertà assoluta per i
ragazzi", etc. Il preside della scuola in quel momento reagì informando i
genitori e chiedendo loro di intervenire presso i loro figli. Il giornale di
Nantes della destra, L’Alleanza, scrisse su questo fatto. Il club perse
allora l'accesso ai locali prestati dalle autorità e andò a rotoli. Alcuni dei
suoi membri, tra cui Jules Vallès, nel mese di giugno, saputo della rivolta
degli operai di Parigi; programmarono di andare nella capitale francese per
aiutare gli insorti, ma il municipio non organizzò che la partenza delle
guardie nazionali per combattere i rivoltosi parigini. Il 27 giugno, al momento
della partenza dei volontari dalla guardia nazionale (al Port Maillard), Valles
e i suoi amici andarono a mostrare la loro opposizione, che venne riportata ne
L’Alliance il giorno successivo. Tutto questo non impedì a Jules Vallès di
ottenere 1° Premio di Eccellenza nel 1848,
quando ottenne solo il 2° nel 1847.
Nel settembre
del 1848,
lasciò Nantes per recarsi a Parigi. Abitò al pensionato Lemeignan (in faubourg
Saint-Honoré); studiò presso il liceo Bonaparte (ora Lycée Condorcet) per
migliorare la sua classe oratoria e prepararsi al concorso generale.
Nel 1849,
Jules Vallès tornò al liceo di Nantes per seguire un corso di filosofia. Fallì
la laurea a Rennes[8] nel 1850. Nel mese di
ottobre dello stesso anno, tornò a Parigi per preparare l'Ecole Normale. Jules
Vallès e Charles-Louis Chassin[7]
fondarono un Comitato Giovanile nel 1851 per combattere contro Luigi
Napoleone Bonaparte, sospettando le sue intenzioni; dopo il
colpo di stato del 2 dicembre, cercarono di mobilitare gli studenti
parigini. Il 31 dicembre, Jules Vallès fu richiamato a Nantes dal padre e venne
internato in manicomio della città per «follia». Alla fine di febbraio 1852,
due certificati medici dello stesso medico attestarono che Jules Vallès era
stato curato. Gli amici di Nantes di Jules Vallès avevano minacciato di creare
lo scandalo. Nel maggio del 1852 si laureò. L'anno successivo si recò a Parigi dove si appassionò alle idee di Proudhon.
Il 5 luglio 1853 partecipò al «Complotto dell'Opera-Comique», che mirava
all'assassinio di Napoleone
III:
la cospirazione fallì e Vallès insieme ad Arthur Ranc venne imprigionato nel
carcere parigino di Mazas, dove scontò una pena di sei settimane di prigione.
Valles divenne
segretario del critico letterario francese Gustave Planche nel 1855. successivo
combattè a un duello con Poupart-Davyl che fu uno dei suoi amici, con cui
condivideva la casa dove abitava. Poupart-Davyl (Legrand ne Le
Bachelier) e Valles erano venuti in conflitto, a causa delle loro
opinioni radicalmente differenti, Vallès era anticlericale, mentre
Poupart-Davyl era abbastanza cattolico.
Nel 1857
pubblicò il suo primo libro, non firmato, L'Argent,
commissionato dal finanziere Jules Mirès. Lavorò presso il municipio di
Vaugirard[9]
all'ufficio delle nascite nel 1860. Successivamente conobbe lo scrittore Hector
Malot (l’autore di Senza famiglia).
Nel 1861
pubblicò brevi articoli e cronache in vari giornali tra cui a Le Temps e
Le Figaro.
Dal 1862
venne impiegato come "sorvegliante" e intrattenitore presso il collegio
di Caen. Ha frequentato i corsi della facoltà, ma ha fallito la licenza di
Letters.
Nel 1863
ritornò a lavorare al municipio di Vaugirard. Nel 1864 pubblicò il suo grande
articolo: "Les Réfractaires (I refrattari)" sul giornale le
Figaro. Da allora ha lavorato come giornalista per rubrica letteraria al Progress
di Lyon[10],
e contemporaneamente mandò alcuni dei suoi articoli a Parigi.
Tenne una
conferenza su Honoré de Balzac[11]
nel 1865 nella sala del Grand Orient, in rue Cadet. A seguito di un rapporto
della polizia al sindaco di Vaugirard Vallès si dimise: il sindaco gli aveva
proibito di tenere comizi. Continuò a fare il giornalista lavorando per L'Époque
in aprile e, da novembre, collaborando regolarmente con il quotidiano L'Événement.
Quell’anno pubblicò il suo primo libro firmato "Vallès": Les
Réfractaires.
Viaggiò a Lyon e a Saint
Etienne [3] nel 1866 per visitare la madre. Pubblicò il suo secondo libro
firmato: La
Rue. Scrisse articoli per le Courrier français e per breve tempo
anche al giornale La Liberté di Emile de Girardin[12].
Vallès fondò
l'anno successivo il suo primo quotidiano, La
Rue
circondandosi con famosi artisti come Zola[13] a Courbet.
Poi intraprese un viaggio a Périgord[14].
Ritratto di Jules Vallès di Gustave Courbet |
Nel 1868 La
Rue cessò le pubblicazioni. Condannato a due mesi di carcere per
articoli sulla polizia, Jules Vallès è stato imprigionato al carcere
di Sainte-Pelagie. Li ha fondato il Journal de Sainte-Pelagie.
Nel 1869:
Jules Vallès pubblicò il giornale Le Peuple (alcuni numeri), poi il
quotidiano Le Réfractaire (3 numeri).
Nel mese di
maggio, è stato candidato alle elezioni legislative contro il «repubblicano»,
Jules Simon[15], e l’«imperialista»
Lachaud[16].
Il suo
programma: "Sono sempre stato l'avvocato dei poveri, sono il candidato
del lavoro, sarò il deputato della miseria! La miseria! Finché ci sarà un
soldato, un torturatore, un prete, un gabellotto, un topo di fogna, che si
ritiene un poliziotto sotto giuramento, un ufficiale irresponsabile, un
magistrato inamovibile; finché ci saranno tutti questi da pagare, popolo, tu
sarai infelice!"
Vallès,
accusato di dividere il campo repubblicano con la sua candidatura, non venne
eletto. Nel mese di ottobre, si recò sul campo di battaglia di Waterloo per il
dizionario Larousse, l'articolo non verrà pubblicato.
Nel 1870
Jules Vallès rilanciò il suo giornale La Rue. Scrisse articoli nel quotidiano
La
Marseillaise. Nel frattempo la Francia dichiarò guerra
alla Prussia. Jules Vallès, "pacifista", venne arrestato. Nel
mese di settembre, la guerra fu persa, con la presa di Sedan
cadde l’impero. Il 4
settembre venne proclamata la Repubblica. Vallès si oppose al «Governo
di Difesa nazionale», e fu tra gli organizzatori della giornata
rivoluzionaria del 31 ottobre.
1871: la Comune di
Parigi
Il 6 gennaio:
Valles fu uno dei quattro redattori de L'Affiche
Rouge, proclama al popolo di Parigi per denunciare il «tradimento
del governo
del 4 settembre» e per chiedere «la requisizione generale, il
razione gratuito, l'attacco in massa». Si concludeva con: «Potere
al popolo! Potere alla Comune!».
A febbraio:
Jules Vallès e il suo collaboratore Pierre
Denis fondarono Le
Cri du Peuple. "La sommossa arriva, sentite! Arriva a
passi da gigante, non porta la morte, ma la salvezza”.
Il 26
marzo Jules Vallès fu eletto al Consiglio
della Comune con 4403 voti su 6467 degli elettori del 15°
arrondissement. "Figlio di disperati, sarai
un uomo libero" dichiarò ai parigini il giorno della sua elezione.
Tomba di Jules Vallès al cimitero di Père-Lachaise (divisione 66 ), a Parigi . Il busto è opera di Jean Carlus |
Durante la Comune,
Jules Vallès intervenne contro gli abusi, per la libertà di stampa. Le
Cri du Peuple (83 numeri dal 22 febbraio al 23
maggio 1871) fu, con Le
Père Duchêne, il giornale più venduto di quel periodo. Vallès occupò un
posto nella Commissione dell’Istruzione e a quella delle Relazioni Esterne.
Appartiene alla minoranza del Consiglio
della Comune che si oppose alla costituzione di un Comitato
di Salute pubblica. Durante la Settimana
sanguinante, insieme a decine di migliaio di parigini massacrati dell'esercito
regolare, furono fucilati per errore due uomini scambiati per Vallès. L'ultimo giorno della Settimana
sanguinante, comandava la barricata in rue
de Belleville, l'ultimo punto della resistenza militare, nel pomeriggio
del 28
maggio. A trentanove anni cominciò un'altra
vita, quella di un fuorilegge."Probabilmente morirò", scrisse
a sua madre.
Vallès,
minacciato di morte, fuggì da Parigi per il Belgio e poi per l'Inghilterra.
Il 14 luglio
1872 fu condannato in contumacia alla pena di morte dal 6°
consiglio di guerra per «saccheggio, complicità
nell'uccisione degli ostaggi, complicità negli incendi della città e per essere
membro
della Comune». Alla fine dell’anno, si trovava a Losanna dove
scrisse con Henri
Bellenger, un dramma in 12 atti: La Commune de Paris [vedasi copie
al fondo dell’articolo].
Dal 1873 al
1880: si trovò in esilio a Londra dove scrisse la prima parte del romanzo Vingtras,
a quanto pare, scritto a puntete sul Le Siècle nel 1878, firmato con lo
pseudonimo La Chaussade. Da Londra, inviò molti articoli pubblicati in
Parigi con lo pseudonimo La Rue à Londres. Sempre nel 1878 Vallès
scrisse Vingtras II (il futuro Bachelier),
pubblicato a puntate nel 1879, sotto lo pseudonimo di Jean La Rue.
Jules Vallès è morto nel 1885, al numero 77 Boulevard Saint-Michel a Parigi. |
Nel 1879 a Bruxelles incontrò la
scrittrice, giornalista, femminista e anarchica Caroline Rémy, conosciuta come
Séverine[17]. Ristampò del suo
giornale La Rue, diretto da Londra (5 numeri), e scrisse la prima
edizione di L'Enfant.
Il 14 luglio
del 1880 con l’amnistia,
Valles tornò a Parigi. Séverine diventò sua discepola e collaboratrice. Venne
pubblicato il romanzo Les Blouses.
Nel 1881 l 'editore Georges
Charpentier pubblicò L'Enfant
e Le
Bachelier, firmati Jules Vallès.
Dal 1883 al
1885, Jules Vallès rilanciò e diresse Le
Cri du Peuple.
Vallès,
esaurito dalla malattia (soffriva di diabete) morì il 14 febbraio de 1885 a Parigi, al numero 77
del Boulevard Saint-Michel, mormorando, "ho sofferto molto".
È stato
sepolto al Père-Lachaise
(66ª divisione), accompagnato da decine di migliaia di parigini e di
sopravvissuti della Comune.
Sulla sua tomba è scritto questo epitaffio: «Quello che chiamano il mio talento
è causa della mia convinzione». Altre persone sono sepolte nella tomba: René
Guebhard[17],
Frédéric de Creuscerca
e Laure Bovetcerca.
Nel
2015, secondo Jean Birnbaum, giornalista di Le Mond e direttore della
rubrica «Monde des livres», “Jules Vallès dovrebbe essere considerato
uno dei grandi scrittori dell'anarchia".
[1] Nel
dipartimento dell'Alta Loira della regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.
[2] L’italiana
scuola media.
[3] Capoluogo
del dipartimento della Loira, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.
[4] Capoluogo
del dipartimento della Loira Atlantica e della regione dei Paesi della Loira,
situata nella Bretagna storica
L'Albero della libertà a Conselice |
[5] Per
proudhoniani s’intendono definire i seguaci del filosofo francese Pierre-Joseph
Proudhon, fondato essenzialmente sul mutualismo e sul federalismo, da molti
studiosi inserito impropriamente nell’ambito di quello che Marx
definì socialismo utopistico. L’anarchismo proudhoniano educa i seguaci ad una
società libera e federata, di artigiani e piccoli contadini, che pone al centro
i problemi del credito e del prestito ad interessi limitati. Gli elementi
basilari dell’anarchismo proudhoniano sono il federalismo, il decentramento, il
controllo diretto da parte dei lavoratori, abolizione della proprietà (ma non
del possesso poiché reputato naturale), l'istruzione sotto il controllo degli
insegnanti e dei genitori, l'istruzione legata all’apprendistato ecc.
[6] L'Albero
della libertà fu un simbolo della Rivoluzione francese. Durante la Rivoluzione francese
i repubblicani piantarono il primo albero della libertà nel 1790, a Parigi. Gli
alberi della libertà vennero successivamente piantati in ogni municipio di Francia
e anche in Svizzera e in Italia. Generalmente gli alberi della libertà erano piantati
nella piazza principale della città. Molti di questi alberi furono sradicati una
volta passato il periodo rivoluzionario. Tuttavia, alcuni sono ancora presenti.
Un decreto della Convenzione del 1792 ne regolava l'uso e l'addobbo: l'albero della
libertà, che di fatto era un palo, era sormontato dal berretto frigio rosso e adorno
di bandiere. Veniva usato per cerimonie civili: giuramento dei magistrati, falò
di diplomi nobiliari e anche per festeggiamenti rivoluzionari come la danza della
Carmagnola.
L'albero della libertà rimase un simbolo della ideologia liberale repubblicana,
e come tale venne talvolta impiantato anche negli anni successivi, in occasione
di eventi repubblicani. A Conselice, nella bassa romagnola, il 14 giugno 1914, nel
corso della settimana rossa venne piantato un acero del Canada come albero della
libertà, con la scritta "Evviva la Rivoluzione sociale", altri alberi
furono piantati a Sant'Agata sul Santerno e a Massa Lombarda, con le bandiere nere
anarchiche e il berretto frigio della Rivoluzione francese.
[7] Charles-Louis
Chassin (Nantes 11 febbraio 1831 - Beauchamp 18 luglio 1901) era uno storico
francese che ha curato la raccolta definitiva di documentari sulla Guerra in
Vandea. Chassin ha visto favorevolmente la Rivoluzione francese, dichiarando
che il centenario della Rivoluzione ha dimostrato "la legittimità delle
esigenze dei nostri padri".
[8] Città
francese del nord-ovest, capoluogo della Bretagna.
[9] Quartiere di
Parigi nel 15°
arrondissement.
[10] Città della
Francia sud-orientale, capoluogo della metropoli di Lione e della regione Alvernia-Rodano-Alpi.
[11] Honoré de
Balzac, nato Honoré Balzac (Tours, 20 maggio 1799 – Parigi, 18 agosto 1850)
è stato uno scrittore, drammaturgo, critico letterario, saggista, giornalista e
stampatore francese, considerato fra i maggiori della sua epoca, ed anche il
principale maestro del romanzo realista francese del XIX secolo.
[12] Émile de
Girardin (Parigi, 21 giugno 1802 - Parigi, 27 aprile 1881) era un giornalista,
editore e politico francese. Era il giornalista francese di maggior successo e
sgargiante dell'epoca, presentandosi come promotore dell'educazione di massa
attraverso il giornalismo di massa.
[13] Émile
Édouard Charles Antoine Zola (Parigi, 2 aprile 1840 – Parigi, 29 settembre
1902) è stato uno scrittore, giornalista, saggista, critico letterario e
fotografo francese. Durante la guerra franco-prussiana, Zola e la moglie
fuggono da Parigi. Zola torna a Parigi nel marzo 1871; ricomincia a lavorare da
Bell, che è ostile alla rivolta della Comune. Finito sotto controllo della
polizia politica, Zola è stato arrestato il 20 marzo e rilasciato il 21. Il 18
è stata proclamata la Comune di Parigi. Nel mese di aprile scrive contro la
soppressione di alcuni giornali e, sotto pericolo di arresto, Zola fugge
attraverso Saint-Denis, sotto il controllo dei Prussiani, e si rifugiò in
Bennecourt. Gli Zola tornano a Parigi alla fine di maggio, dopo la settimana di
sangue e l'abbattimento della Comune. Benché perplesso sui metodi della Comune,
non ne fu completamente contrariato. Nel 1898 interviene con passione
nell'affare Dreyfus in difesa dell'accusato, il capitano Alfred Dreyfus.
[14] Regione del
sudovest della Francia. Amministrativamente corrisponde quasi interamente al
dipartimento della Dordogna, nella regione dell'Aquitania.
[15] Jules
François Simon (Lorient, 27 dicembre 1814 – Parigi, 8 giugno 1896) è stato un
politico francese. È stato il primo ministro della Francia dal 12 dicembre 1876
al 17 maggio 1877. Fu membro della Massoneria, essendo stato iniziato il 3
luglio 1870 nella loggia Le Réveil maçonnique di Boulogne-sur-Seine, appartenente
al Grande Oriente di Francia.
[16] Joseph
Eugène Albert Lachaud de Loqueyssie, nato nel 1848, deceduto nel 1896, era un
ufficiale e politico francese, bonapartista, deputato al Tarn-et-Garonne.
[17] Caroline Rémy
de Guebhard (Parigi, 27 aprile 1855 - Pierrefonds, Francia, 24 aprile 1929),
conosciuta anche con il nome di Séverine, è stata una giornalista francese simpatizzante dell'anarchismo,
militante della Lega dei Diritti dell'Uomo e femminista. Nel 1879 conosce
a Bruxelles il comunardo e internazionalista Jules Vallès e ne diviene la segretaria.
Questo incontro cambierà per sempre la sua vita. Grazie al sostegno finanziario
del dottor Guebhard rilancia la pubblicazione de . Le
Cri du Peuple, giornale aperto a tutte le tendenze del socialismo (compreso
l'anarchismo), di cui prende la direzione
dopo la morte del suo fondatore, ma che poi abbandonerà nel 1888 dopo un conflitto con il marxista Jules Guesde.