CELESTE HARDOUIN
Céleste Hardouin era
un’insegnante parigina. Non ha avuto un ruolo attivo alla Comune
perché era un insegnante (mentre i Comunardi
erano essenzialmente operai). Eppure aveva un’idea chiara sulla condizione
femminile e condivideva alcune delle rivendicazioni della Comune.
Diffamava l'educazione particolarmente religiosa ("Martiri dell’educazione senile, anti-cordiale, e, perciò antisociale
data ai giovani in questi cosiddetti istituti religiosi, dobbiamo compatire
queste povere creature chiuse in loro e piene di disprezzo per l'umanità",
scriveva) e sosteneva una scuola laica. Denunciata in forma anonima, è stata
arrestata il 7 luglio 1871 e rilasciata il 17 ottobre dello stesso anno, dopo
la sua assoluzione da parte del 4°
Consiglio di guerra. L’accusa contro di lei fu quella di aver partecipato
due volte alle riunioni del Club de la
Révolution sociale nella chiesa di Saint-Michel des Batignolles. Con una
penna vivace e piena di umorismo, Céleste Hardouin ci ha dato una descrizione
precisa di ciò che accadeva dietro le mura delle prigioni di Versailles
col suo libro La
Détenue de Versailles en 1871, in cui descrive i suoi carcerieri
e le sue compagne di disgrazia della prigione delle Chantiers di Versailles,
la principale prigione femminile, dove 400 di loro sono state imprigionate
mentre aspettavano il loro processo. Mentre era in prigione incontrò Louise
Michel con la quale strinse amicizia, un'amicizia che non resistette a
lungo poiché Louise
Michel ha fortemente criticato la petizione per il suo rilascio.
Ha assistito come delegata
alle sessioni del Congresso operaio di Francia che si è tenuto a Parigi dal 2
al 10 ottobre 1876. Ha rappresentato la Lega per il miglioramento del lavoro
delle donne (Parigi).
Membro attivo della
commissione di iniziativa del congresso, Céleste Hardouin è intervenuta il 12
agosto alla riunione preparatoria ed ha sviluppato l'idea che la questione del
lavoro delle donne potesse essere risolta solo con l'istituzione
dell'istruzione obbligatoria. Ha chiesto che le tasse colpiscano il capitale e
non il proletariato, che ci siano scuole professionali laiche.
Prima del congresso, ha fatto
un intervento, il 6 ottobre, sull’«Apprendistato, formazione professionale». Ha
delineato un piano per organizzare l'educazione per le ragazze per stabilire l'uguaglianza
dei sessi. Affermò i principi laici e femministi.
Céleste Hardouin ha anche
partecipato alla seconda sessione del congresso operaio che si è tenuto a Lione dal 28
gennaio all'8 febbraio 1878, poi delegata delle «insegnanti libere e laiche» alla
convention dei lavoratori di Le Havre[1]
(1880), sedette nella stanza di Franklin, tra i "barberettisti".