lunedì 29 luglio 2019

02-14-TA02 – Julien TANGUY

JULIEN TANGUY

Père Tanguy dipinto da Emile Bernard , nel 1887

Julien François Tanguy, detto «père Tanguy», nato il 28 giugno 1825 a Plédran[1], è stato un comunardo; commerciante di colori e amico di pittori impressionisti. Il suo negozio, al numero 14 di rue Clauzel a Parigi, fu un luogo fondamentale dello sviluppo dell'impressionismo. Julien Tanguy fu uno dei primi a collezionare e vendere i quadri dei pittori impressionisti. Julien Tanguy ebbe un ruolo fondamentale nella storia dell''impressionismo.
Inizialmente lavorò come intonacatore e poi diventò venditore di colori. Il 23 aprile 1855, a Saint-Brieuc[2], sposò Renée Briend originaria di Hillion[3], con cui ebbe una figlia.
Nel 1860, con moglie e figlia, si stabilì a Parigi. Inizialmente lavorò come ferroviere presso la Compagnie des Chemins de Fer de l’Ouest, nel 1865, faceva l'operaio miscelatore di colori lavorando per Edouard, un produttore di colori e un mercante di articoli per artisti, in rue de Clauzel 6.
Nel 1868, aprì un proprio commercio ambulante, vendendo sia a Barbizon[4] che ad Argenteuil[5], e nel 1870, aggiunse al commercio di attrezzature la vendita di dipinti.
Per sette anni ha prestato servizio nella Guardia Nazionale, dove vi rimase durante l'assedio e nelle file dei Federali durante la Comune. Fervente socialista, "comunardo convinto", dolce "sognatore anarchico". durante la Settimana sanguinante, incontrò un gruppo di militari versaigliesi in rue Saint-Vincent (nel 18° arrondissement) mentre aveva un fucile in mano. Lo gettò e si rifugiò in una casa vicina, dove fu immediatamente arrestato e imprigionato nel campo di Satory. Alcune petizioni a suo favore gli permisero di evitare il plotone di esecuzione. Condannato, fu imprigionato a Versailles, poi al fort de Quélern. Félix Jobbe-Duval[6], dopo due anni di internamento, riuscì a fargli avere la grazia. Nel 1873 Tanguy viveva vendendo attrezzature per dipingere agli artisti meno in voga del momento nella Parigi degli anni 80 dell'800; dapprima andava lui dai clienti, poi aprì un negozietto a Montmartre, in rue de Clauzel 14, dove si dedicò alla produzione e alla vendita di colori.
Tuttavia, Julien rimase per tutta la vita un seguace della Comune e le teorie anarchiche che condivise con Pissaro[7].

Il negozio di père Tanguy in rue de Clauzel 14 a Montmartre

Il negozio di père Tanguy

Tornato libero e aiutato dal pittore anarchico, incontrò molti giovani pittori sconosciuti, squattrinati e con un futuro che sembrava privo di prospettive. Tanguy era entusiasta di arte ed artisti e fece del suo negozio di colori uno dei più favoriti negozi di belle arti di Parigi. Iniziò a fornire di tele e colori molti impressionisti e neo-impressionisti.
Aveva simpatia per gli artisti poveri che avevano bisogno dei suoi articoli e, con grande disapprovazione della moglie, spesso li invitava a pranzo e accettava le loro opere a pagamento delle tele e colori; per questa sua propensione a dare una mano ai pittori squattrinati, gli artisti lo soprannominarono «père (padre)», sia per il senso paterno verso di loro sia per l'età. In questo modo, père Tanguy divenne, un poco alla volta, collezionista e rivenditore d'arte, mentre il suo negozio divenne un luogo d'incontro di artisti. Due in particolare di quegli artisti, poveri in canna, che lui mostrò per primo quando nessuno li voleva, sarebbero diventati, paradossalmente gli artisti più costosi di sempre: Cézanne e Van Gogh.
Tra i suoi clienti annoverava il dottor Paul Gachet[8], i pittori Pissaro, Monet, Renoir, Gauguin, Guillaumin, Lautrec, van Gogh e Vignon, le cui opere riceveva in deposito per esporli nella sua vetrina e venderli.
Simpatizzò in modo particolare con Vincent van Gogh di cui fu uno dei primi a offrire le tele in vendita. Questi, oltre ad aver realizzato numerosi dipinti famosi (conservati al Museo d'Orsay, Copenaghen e Atene) fece anche degli schizzi di Tanguy, dove possiamo vedere la sua immagine.
Le tele del pittore sono state conservate nella sua casa nel 1889.
Figura paternale e benevola, père Tanguy fece del suo negozio di colori uno dei "covi" di artisti più incredibili della Storia dell'Arte. I pittori e i critici interessati all'impressionismo e soprattutto, in seguito, alle opere di Paul Cézanne, venivano a vedere le sue collezioni nel retrobottega, dove incontravano abitualmente lo stesso Cézanne e Van Gogh.
Émile Bernard[9] entrò nel suo negozio a Montmartre pieno di tele di impressionisti ed ebbe l'impressione di entrare in un museo; descrisse la bottega di Tanguy come luogo di nascita del movimento simbolista e, per estensione, della scuola di Pont-Aven.
Monet ricordò così quei tempi: "Il suo negozio era abbastanza piccolo e la vetrina e così piccola che mostra solo un quadro alla volta. Questo posto è dove siamo partiti, ognuno di noi, per esporre i nostri quadri. Lunedì, Sisley, martedì, Renoir, mercoledì, Pissarro, me il giovedì, venerdì, Bazille e Jongkind sabato. Quindi così è come a turno trascorrevano una giornata nel negozio del Père Tanguy".
Ha partecipato ai funerali di Vincent van Gogh nel 1890 con il dottor Gachet e venti artisti e chiuse il suo negozio l'anno successivo.
Morì di cancro il 6 febbraio 1894 nella sua casa in rue Clauzel 9. Venne sepolto nel cimitero di Saint-Ouen. Octave Mirbeau[10] rese omaggio a père Tangui nel quotidiano L'Écho de Paris il 13 febbraio dello stesso anno.
Dopo pochi mesi dalla sua morte, il 2 giugno 1894, le sue collezioni, che comprendevano sei Cézanne (il prezzo più alto fu di 45 F) e un van Gogh (che arrivò fino a 30 F!), furono vendute dagli amici per conto della vedova alla casa d'aste che si trovava (e si trova) all'Hôtel Drouot.


I ritratti di père Tanguy fatti da van Gogh

Nell'inverno del 1886, tre anni prima che a Gustave Eiffel, venisse in mente di costruire quella "strana" torre per i parigini, Vincent van Gogh si strinse in affettuosa amicizia con quel vecchio sognatore, e in quel periodo gli fece ben tre dipinti:
Il primo ritratto di père Tanguy, dipinto da van Gogh,
con il suo colorato grembiule da mercante
Il secondo ritratto di père Tanguy in costume bretone
di fronte alla sua collezione di stampe giapponesi
di Vincent van Gogh (1887-1888)
 Se il primo è molto convenzionale ed è ancora immerso nei toni terrosi del periodo di Nuenen, gli altri due sono molto più vivaci dal punto di vista cromatico e seguono un'impostazione sostanzialmente simile tra di loro.
La prima versione, oggi appartenente alla collezione Stavros di Parigi, è più famosa rispetto alla seconda e perciò di essa tratteremo.
In primo piano troviamo raffigurato proprio père Tanguy: le sue mani, grandi, rozze e vitali, sono giunte in grembo, mentre l'espressione fissa, contemplativa, rivela attraverso quegli occhi acquosi, paterni e senescenti la «iconica tranquillità di uno Buddha», e che mette in evidenza lo stato d'animo prevalente di contentezza, fermezza e buon umore di quest'uomo.
Dietro a Tanguy, sulla parete del negozio, van Gogh dipinse una serie di stampe giapponesi con cornice di legno, tra cui una scena rurale con la neve, un albero in fiore presso un fiume, un attore e un'immagine del Monte Fuji. Tanguy non solo conosceva le stampe, ma le collezionava e le vendeva, così come lo stesso van Gogh che le apprezzava e acquistava insieme al fratello Theo. Questo mostra come l'arte giapponese, 20 anni dopo la "Rivoluzione Meiji" e l'apertura del Paese asiatico al mondo, arrivò in Europa e influenzò la nascita dell'arte moderna occidentale.
Quando un bambino guarda il mondo non pensa che la mano dovrebbe avere la stessa misura della faccia. Gli Impressionisti e i loro successori nel movimento artistico moderno colsero la stessa idea di base: non è la fedele riproduzione della realtà che è importante in un dipinto. È l'impressione che il dipinto esterno fa al tuo spirito, al tuo cuore che importa di più, è l'espressione che tu dai a questa sensazione interiore sulla tela. Significa che il modo in cui ogni artista guarda il mondo è unico, perché ognuno ha una esperienza personale diversa. Ed è questo che fa dell'era impressionista la linea di demarcazione tra il modo tradizionale di dipingere e l'inizio di una nuova era. Tutta la collezione di Tanguy del negozio di colori e tele al 14 di rue Clauzel, che ora vale centinaia e centinaia di milioni di euro, poteva all'epoca essere comprata per pochi franchi. Tanguy fu capace per primo di avere una visione, una profonda percezione, che questi artisti, poveri in canna, stavano portando qualcosa di nuovo nel mondo e perciò, a dispetto della moglie, valeva la pena sostenerli, accettando dipinti che nessun altro avrebbe comprato perché non erano consoni a tutto ciò che le persone si aspettavano da un quadro e da un pittore in quel momento storico.

Il terzo ritratto di Père Tanguy eseguito da van Gogh
Il negozio di père Tanguy in rue de Clauzel 14 a Montmartre
La targa sopra il portone del numero 14 di rue Clauzel dice:

QUI SI TROVAVA LA BOTTEGA DI
"PÈRE TANGUY"
Si Incontravano Anquetin, Bernard,
Cézanne, Gauguin, William, Renoir,
Russel, Toulouse-Lautrec e Van Gogh







[1] Nel dipartimento della Côtes-d'Armor nella regione della Bretagna.
[2] Capoluogo del dipartimento delle Côtes-d'Armor, in Bretagna.
[3] Nel dipartimento della Côtes-d'Armor nella regione della Bretagna.
[4] Nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Île-de-France.
[5] Nel dipartimento della Val-d'Oise nella regione dell'Île-de-France.
[6] Armand Félix Marie Jobbé-Duval (17 luglio 1821 - 2 aprile 1889) era un pittore e politico francese di origine bretone. È diventato noto per le sue composizioni severamente classiche, che includevano le decorazioni del soffitto di molte chiese ed edifici pubblici.
[7] Camille Pisarro (10 luglio 1830 - 12 novembre 1903) è stato un pittore di talento della scuola impressionista e anarchico di convinzioni.
[8] Paul Ferdinand Gachet (30 luglio 1828 - 9 gennaio 1909) era un medico, artista, collezionista di opere d'arte e professore di anatomia artistica. È meglio conosciuto come essendo stato in contatto con Vincent van Gogh, che lo visitò diverse volte nella sua casa di Auvers-sur-Oise, e al capezzale del quale fu chiamato quando quest'ultimo si sparò un proiettile fatale nel petto. Van Gogh lo dipinse nel Ritratto del Dr. Gachet con un ramo di digitale.
[9] Émile Bernard (28 aprile 1868 – 16 aprile 1941) è stato un pittore neo-impressionista francese.
[10] Octave Mirbeau (16 febbraio 1848 - 16 febbraio 1917), scrittore, giornalista, drammaturgo, critico d'arte, polemista anarchico e pittore francese.