martedì 1 ottobre 2019

04-18-04 - Père-Lachaise

CIMITERO DEL PÈRE-LACHAISE

Ingresso del Père Lachaise

La casa di Père-Lachaise, Mont Louis
Il cimitero di Père-Lachaise è il più grande cimitero di Parigi intra muros e uno dei più celebri nel mondo. Situato nel ventesimo arrondissement della città,
Una delle sette colline di Parigi, chiamata Champ-l'Évêqueche, apparteneva nel Medioevo al vescovo di Parigi, e nel XII secolo prese il nome di Mont-aux-Vignes, per le viticulture che allora vi si conducevano. Nel 1430, un ricco commerciante di nome Régnault de Wandonne acquistò la tenuta al fine di costruirvi una casa di campagna, detta anche folie.
Due secoli più tardi i Gesuiti acquistarono il terreno per farne un luogo di riposo e di convalescenza. La casa accolse per qualche ora il giovane re Luigi XIV, venuto ad assistere su queste alture ai combattimenti della Fronda. Questo avvenimento darà al luogo il nome di Monte Luigi (Mont-Louis). Ma il più illustre inquilino fu François d'Aix de La Chaise (1624-1709), detto le Père La Chaise, confessore dello stesso re di Francia Luigi XIV. Dimorò qui dal 1675 fino alla morte avvenuta nel 1709.
Il conte de La Chaise, fratello del prete gesuita, diede numerose feste nella tenuta, ciò contribuì al suo ingrandimento e abbellimento. Nel 1762, la Compagnia dei Gesuiti fu costretta a cedere il terreno per via di un debito con il père de Jacy. Sul finire di quegli anni, i giardini furono abbandonati all'incuria e i proprietari si successero, finché l'area, il 9 Ventoso anno XI (28 febbraio 1803), fece ritorno al prefetto della Senna Nicolas Frochot, che lo acquistò per la somma di 180 000 franchi.
Dopo la chiusura del cimitero degli Innocenti, per l'applicazione tardiva della legge del 1765 che proibiva i cimiteri nella città, Parigi cominciò a scarseggiare di luoghi di sepoltura. Napoleone Bonaparte, allora console, stabilì che ogni cittadino aveva il diritto di essere sepolto, qualunque fosse la sua razza o la sua religione, includendo il caso dei miscredenti, degli scomunicati, degli attori e dei poveri. Il 12 giugno 1804, un Decreto Imperiale sulle sepolture fissò definitivamente le regole che dovevano essere applicate per la costruzione e l'organizzazione dei cimiteri All'inizio del XIX secolo furono così creati molti nuovi cimiteri fuori dai confini della capitale: il cimitero di Montmartre a nord, il cimitero dell'Est, il cimitero di Montparnasse a sud e, a ovest della città, il cimitero di Passy.
Il prefetto di Parigi decretò la trasformazione dei 17 ettari di Mont-Louis nel cimitero dell'Est. La progettazione del cimitero fu affidata all'architetto neoclassico Alexandre-Théodore Brongniart nel 1803. Mentre l'ispettore generale, capo della seconda sezione dei lavori pubblici del dipartimento della Senna e della Città di Parigi, Brongniart disegnava i grandi assi sotto la forma, per la prima volta, di un immenso giardino all'inglese, con dei viali colmi di alberi e di piante dai profumi diversi e ai lati delle sepolture scolpite. Progettò dei monumenti funerari di cui soltanto uno sarà realizzato: quello della famiglia Greffulhe, in uno stile neogotico raffinato.
27 maggio 1871, combattimenti dentro il Père-Lachaise
Il 21 maggio 1804, il cimitero fu ufficialmente aperto per una prima inumazione: quella di una bambina di cinque anni, figlia di un campanaro del sobborgo Sant'Antonio. Era all'origine destinato ai Parigini di uno dei quattro arrondissement della riva destra (il 5, 6, 7 e 8 dell'epoca), in fossa comune o in concessione perpetua. Ma il cimitero non era tra i preferiti dei Parigini, che rifiutavano di essere sepolti su delle alture, fuori da Parigi, e in un quartiere reputato popolare e povero.
Nel 1804, il Père-Lachaise non contava che 13 tombe. L'anno seguente, non ce n'erano che 44, poi 49 nel 1806, 62 nel 1807 e 833 nel 1812. Nel 1817, per migliorare l'immagine del cimitero, il sindaco di Parigi organizzò il trasferimento dei resti di Héloïse e Abélard[1] così come quelli di Molière[2] e di La Fontaine[3].
Non fallì più: oggi conta 70.000 tombe e vi sono sepolti numerosi personaggi celebri. Accoglie ogni anno più di tre milioni e mezzo di visitatori, che ne fanno così il cimitero più visitato al mondo.
Durante la Comune di Parigi, nel maggio 1871, il Père-Lachaise fu teatro di una violenta battaglia. Per via della sua localizzazione strategica sulla collina, i Federati vi avevano installato la loro artiglieria,
Dalla metà del pomeriggio del giorno 27 maggio, i versagliesi assediarono le 200 guardie nazionali che si erano trincerate nel Père-Lachaise. Alle 6 del pomeriggio, un gran numero di persone si radunarono davanti al cimitero e spararono con il cannone sulla grande porta, che cedette senza difficoltà nonostante la barricata che la rinforzava. I soldati entrarono scatenati. I federati, riparati dietro le tombe, si difesero fino all'ultimo. Si combatté a colpi di mazze e di baionette.
In serata, gli ultimi Comunardi rimasti furono circondati dai soldati di Versailles. I 147 Comunardi sopravvissuti furono fucilati il 28 maggio 1871 davanti al muro che prese il nome di «Muro dei Federati», a sud del cimitero.




[1] Eloisa (Parigi, 1092 circa – Ferreux-Quincey, 16 maggio 1164) è stata una religiosa, badessa e letterata francese. Era la figlia nata dalla scandalosa unione di Hersint di Champagne Signora di Montsoreau (fondatrice dell'Abbazia di Fontevraud) con il senescale di Francia Gilberto di Ghirlanda. Il rapporto sentimentale tra Pietro Abelardo (Le Pallet, 1079Chalon-sur-Saône, 21 aprile 1142; filosofo, teologo e compositore francese) ed Eloisa permise alla coppia di entrare a far parte dell'immaginario collettivo europeo, con ampia diffusione nelle arti e nella letteratura.
[2] Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi, 17 febbraio 1673), è stato un commediografo e attore teatrale francese. Assieme a Corneille e Racine rappresenta uno degli autori più importanti del teatro classico francese del XVII secolo.
[3] Jean de La Fontaine (Château-Thierry, 8 luglio 1621 – Parigi, 13 aprile 1695) è stato uno scrittore e poeta francese autore di celebri favole con animali come protagonisti.