CIMITERO DEL PÈRE-LACHAISE
Ingresso del Père Lachaise |
La casa di Père-Lachaise, Mont Louis |
Il cimitero
di Père-Lachaise è il più grande cimitero di Parigi intra muros e uno
dei più celebri nel mondo. Situato nel ventesimo
arrondissement della città,
Una delle sette colline di
Parigi, chiamata Champ-l'Évêqueche, apparteneva nel Medioevo al vescovo di
Parigi, e nel XII secolo prese
il nome di Mont-aux-Vignes, per le viticulture che allora vi si conducevano.
Nel 1430, un ricco commerciante di nome Régnault de Wandonne acquistò la tenuta
al fine di costruirvi una casa di campagna, detta anche folie.
Due secoli più tardi i Gesuiti
acquistarono il terreno per farne un luogo di riposo e di convalescenza. La
casa accolse per qualche ora il giovane re Luigi XIV, venuto ad assistere su queste
alture ai combattimenti della Fronda. Questo avvenimento darà al luogo il nome
di Monte Luigi (Mont-Louis). Ma il più illustre inquilino fu François
d'Aix de La Chaise (1624-1709), detto le Père La Chaise, confessore dello
stesso re di Francia Luigi XIV. Dimorò qui dal 1675 fino alla morte avvenuta nel
1709.
Il conte de La Chaise,
fratello del prete gesuita, diede numerose feste nella tenuta, ciò contribuì al
suo ingrandimento e abbellimento. Nel 1762, la Compagnia dei Gesuiti fu
costretta a cedere il terreno per via di un debito con il père de Jacy.
Sul finire di quegli anni, i giardini furono abbandonati all'incuria e i
proprietari si successero, finché l'area, il 9 Ventoso anno XI (28 febbraio
1803), fece ritorno al prefetto della Senna Nicolas Frochot, che lo acquistò
per la somma di 180 000 franchi.
Dopo la
chiusura del cimitero degli Innocenti, per l'applicazione tardiva della legge
del 1765 che proibiva i cimiteri nella città, Parigi cominciò a scarseggiare di
luoghi di sepoltura. Napoleone Bonaparte, allora console, stabilì che ogni
cittadino aveva il diritto di essere sepolto, qualunque fosse la sua razza o la
sua religione, includendo il caso dei miscredenti, degli scomunicati, degli
attori e dei poveri. Il 12 giugno 1804, un Decreto Imperiale sulle sepolture
fissò definitivamente le regole che dovevano essere applicate per la
costruzione e l'organizzazione dei cimiteri All'inizio del XIX secolo
furono così creati molti nuovi cimiteri fuori dai confini della capitale: il
cimitero di Montmartre a nord, il cimitero dell'Est, il cimitero di Montparnasse
a sud e, a ovest della città, il cimitero di Passy.
Il prefetto di Parigi decretò
la trasformazione dei 17 ettari di Mont-Louis nel cimitero dell'Est. La
progettazione del cimitero fu affidata all'architetto neoclassico
Alexandre-Théodore Brongniart nel 1803. Mentre l'ispettore generale, capo della
seconda sezione dei lavori pubblici del dipartimento della Senna e della Città
di Parigi, Brongniart disegnava i grandi assi sotto la forma, per la prima
volta, di un immenso giardino all'inglese, con dei viali colmi di alberi e di
piante dai profumi diversi e ai lati delle sepolture scolpite. Progettò dei
monumenti funerari di cui soltanto uno sarà realizzato: quello della famiglia
Greffulhe, in uno stile neogotico raffinato.
27 maggio 1871, combattimenti dentro il Père-Lachaise |
Il 21 maggio 1804, il cimitero
fu ufficialmente aperto per una prima inumazione: quella di una bambina di
cinque anni, figlia di un campanaro del sobborgo Sant'Antonio. Era all'origine
destinato ai Parigini di uno dei quattro arrondissement della riva destra (il
5, 6, 7 e 8 dell'epoca), in fossa comune o in concessione perpetua. Ma il
cimitero non era tra i preferiti dei Parigini, che rifiutavano di essere
sepolti su delle alture, fuori da Parigi, e in un quartiere reputato popolare e
povero.
Nel 1804, il
Père-Lachaise non contava che 13 tombe. L'anno seguente, non ce n'erano che 44,
poi 49 nel 1806, 62 nel 1807 e 833 nel 1812. Nel 1817,
per migliorare l'immagine del cimitero, il sindaco di Parigi organizzò il
trasferimento dei resti di Héloïse e Abélard[1]
così come quelli di Molière[2]
e di La Fontaine[3].
Non fallì più: oggi conta 70.000
tombe e vi sono sepolti numerosi personaggi celebri. Accoglie ogni anno più di
tre milioni e mezzo di visitatori, che ne fanno così il cimitero più visitato
al mondo.
Durante la Comune di
Parigi, nel maggio 1871, il Père-Lachaise fu teatro di una violenta
battaglia. Per via della sua localizzazione strategica sulla collina, i
Federati vi avevano installato la loro artiglieria,
Dalla metà del pomeriggio del
giorno 27
maggio, i versagliesi assediarono le 200 guardie nazionali che si erano
trincerate nel Père-Lachaise. Alle 6 del pomeriggio, un gran numero di persone
si radunarono davanti al cimitero e spararono con il cannone sulla grande
porta, che cedette senza difficoltà nonostante la barricata che la rinforzava.
I soldati entrarono scatenati. I federati, riparati dietro le tombe, si difesero
fino all'ultimo. Si combatté a colpi di mazze e di baionette.
In serata, gli ultimi Comunardi
rimasti furono circondati dai soldati di Versailles.
I 147 Comunardi
sopravvissuti furono fucilati il 28
maggio 1871 davanti al muro che prese il nome di «Muro
dei Federati», a sud del cimitero.
[1] Eloisa
(Parigi, 1092 circa – Ferreux-Quincey, 16 maggio 1164) è stata una religiosa, badessa e letterata francese. Era la
figlia nata dalla scandalosa unione di Hersint di Champagne Signora di Montsoreau (fondatrice dell'Abbazia di Fontevraud) con il senescale
di Francia Gilberto di Ghirlanda. Il rapporto sentimentale tra Pietro Abelardo
(Le Pallet, 1079 – Chalon-sur-Saône, 21 aprile 1142; filosofo,
teologo e compositore francese) ed Eloisa
permise alla coppia di entrare a far parte dell'immaginario collettivo europeo, con ampia diffusione nelle arti e nella letteratura.
[2] Molière,
pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi, 17
febbraio 1673), è stato un commediografo e attore teatrale francese. Assieme a
Corneille e Racine rappresenta uno degli autori più importanti del teatro
classico francese del XVII secolo.
[3] Jean
de La Fontaine (Château-Thierry, 8 luglio 1621 – Parigi, 13 aprile 1695) è
stato uno scrittore e poeta francese autore di celebri favole con animali come
protagonisti.