EUGÈNE BAILLIÈRE
Eugène Baillière è nato nel 1833; di mestiere scalpellino, era
sposato, senza figli. Dal 1858 al 1871, aveva subito otto condanne, da quindici
giorni a quindici mesi di carcere, per aggressione volontaria, oltraggio agli
agenti, ribellione, ecc.
Il 1º
e 2
maggio, fu uno dei promotori di disordini che scoppiarono nella città di
Montargis[1],
e piantò una bandiera rossa sul tetto del teatro, da cui cinque anni di
detenzione alle assise del Loiret[2]
(si dice altrove che il suo caso fu disgiunto da quello degli imputati che
comparirono davanti alla corte d'assise del Loiret[2] il 13 e 14
luglio successivi.
Il 6
maggio 1871 era a Parigi e combatté tra i ranghi
federati. Fu arrestato e portato davanti ad un consiglio
di guerra che lo condannò, il 17 febbraio 1872, alla semplice deportazione
in Nuova
Caledonia. Fu sbarcato a Nouméa
il 5 novembre 1872, poi amnistiato e riportato dal battello Calvados.