lunedì 3 dicembre 2018

02-11-21 - Venerdì 7 aprile 1871

VENERDÌ 7 APRILE 1871
(17 GERMINALE ANNO 79)


I versagliesi hanno aperto il fuoco su Neuilly, senza preavviso per la popolazione che si è trovata intrappolata dai bombardamenti. Verso le quattro e mezza, i soldati lanciarono l'offensiva e riuscirono a respingere i Federati fino al vecchio parco di Neuilly. I difensori di Parigi persero un importante sbocco e Bergeret, un delegato alla guerra che aveva risposto personalmente a Neuilly, è stato dimesso. La Commissione esecutiva lo sostituisce con Jaroslaw Dombrowski.
In seguito al decreto di separazione di Stato e Chiesa, in ogni quartiere nascono nuove strutture. Non è un compito facile, c'è veramente tutto da fare, come ad esempio nell'ambito della scuola: non soltanto occorre cancellare ogni residuo di presenza materiale e culturale del clero, ma anche trovare nuovi metodi d'insegnamento, proporre nuovi contenuti. Dal 17° arrondissement viene questa indicazione: “Gli insegnanti di scuole ed asili pubblici del 17° arrondissement devono attenersi alle seguenti istruzioni: adotteranno il metodo sperimentale-scientifico, che parte sempre dall'osservazione dei fatti, quale ne sia la natura: fisica, morale, intellettuale. Non dovranno insegnare o introdurre a scuola preghiere o dogmi, nulla di quanto riguarda esclusivamente la coscienza individuale. Scuole e asili comunali non dovranno esibire, in luoghi esposti agli sguardi degli allievi e del pubblico, oggetti di culto o immagini religiose”.
La Comune è caratterizzata da questa volontà collettiva di rompere con le vecchie strutture asfittiche, di riappropriarsi di tutto, di discutere tutto, cercando di conoscere ogni cosa. La testimonianza è in queste parole di Louise Michel suggerite da un evidente entusiasmo rivoluzionario: “Vogliamo tutto e subito, arti, scienze, letteratura, invenzioni. La vita divampa. Urge lasciarci alle spalle il vecchio mondo”.
Anche i lavoratori costituiscono i loro circoli, si riuniscono la sera nelle chiese (dopo il culto) per analizzare gli avvenimenti del giorno, per discutere dell'insegnamento, della religione, del matrimonio... Spesso petizioni o manifesti sono affissi sui muri della città o portati al Consiglio della Comune, in municipio. In queste settimane di vita «che divampa» si assiste alla riappropriazione di tutti i campi culturali e sociali.
      Intanto proseguono i lavori per rafforzare le difese della città.