JULES-HENRI-MARIUS BERGERET
Jules Bergeret è nato a Gap[1]
il 14 giugno 1830 ed è stato un attivista e militare francese, tra i
protagonisti della Comune di
Parigi. Nel 1850 si arruolò nell'esercito e,
congedato nel 1864, s'impiegò come correttore di bozze in una tipografia.
Durante l'assedio
di Parigi (settembre 1870 - marzo 1871), fu capitano dell'8º battaglione
della Guardia
Nazionale e ne venne eletto al Comitato
centrale.
Eletto membro del Consiglio
della Comune il 26
marzo per il 20°
arrondissement, fu delegato della Commissione militare e della Commissione
esecutiva. Il 2
aprile, la Comune lo
nominò comandante in capo di Parigi.
Sostenitore e organizzatore dell’offensiva contro Versailles
del 3
aprile con Eudes
e Duval,
attacco che non riuscì per mancanza di preparazione; per questo motivo venne
rimosso dal suo comando e dalla funzione di delegato, e incarcerato per
insubordinazione dall'8
al 22
aprile. Venendo rilasciato fu reintegrato al Consiglio di guerra, riprendendo
le sue funzioni di commissario militare. Il 23
maggio, partecipò con altri due federati,
un ragazzo che lavorava in una macelleria di nome Stephen Benot e Boudin
(1828-1842), all'incendio
del palazzo delle Tuileries. Partecipò ai combattimenti della Settimana
sanguinante e alla fine riuscì a fuggire da Parigi, rifugiandosi a Londra,
mentre la corte
marziale di Versailles lo condannava a morte in contumacia. A Londra fondò
il giornale Dix-huit mars, che ebbe vita brevissima. Bergeret si
trasferì a Jersey e poi New York, dove morì nel 1905.