lunedì 3 dicembre 2018

02-11-29 - Sabato 15 aprile 1871

SABATO 15 APRILE 1871
(25 GERMINALE ANNO 79)


Martial Senisse annota nel suo diario: “Thiers ha fatto sistemare 95 pezzi d'artiglieria sulla terrazza di Meudon, al Moulin-de-Pierre, a Chatillon, a Brimborton, a Bretenil, alla lanterne de Diogène, al ponte di Sèvres. Già hanno sparato più di 400 colpi”.
Nonostante la minacciosa morsa versagliese, nonostante i bombardamenti, continua l'opera di liberazione di Parigi. La strada appartiene veramente ai lavoratori: fin dall'alba comincia a fluire una vita animata, gioiosa; i piccoli venditori ambulanti sistemano liberamente la loro mercanzia sui marciapiedi senza paura di essere cacciati dalla polizia; i giornali, appena stampati, sono venduti in tutta la città; c'è anche chi per uno o due soldi vende caricature, opuscoli, canzoni piene di odio e disgusto per i traditori di Versailles e per il clero. È tutto un fiorire culturale legato alla realtà sociale che si sta vivendo.
Si direbbe che i muri parlino parole operaie, coperti come sono di manifesti, proclami alla Comune e dei Comitati di quartiere, delle donne, delle associazioni...
La gente si ferma, parla, discute, bistratta gli scettici, i disfattisti. Scrive Courbet ai genitori: “Parigi è un vero paradiso; niente polizia, niente stupidaggini, niente tasse... Bisognerebbe che continuasse sempre così!”.