DOMENICA 16 APRILE 1871
(26 GERMINALE
ANNO 79)
Distrutte le strutture
oppressive e umilianti, che li soffocavano da secoli, i lavoratori di Parigi
possono finalmente vivere, godere di una libertà assolutamente nuova,
appropriarsi di questa,città costruita con il loro sudore. E tuttavia devono
sopportare condizioni materiali durissime. La guerra e l'assedio li hanno
bruscamente gettati nella miseria per mancanza di lavoro. La maggior parte dei
nuclei familiari tira avanti con i 30 soldi del capofamiglia, Guardia
Nazionale. Nei quartieri si sviluppano iniziative di spacci popolari, di
«cucine economiche» come vengono chiamate. La Comune cerca di risolvere il
problema politicamente. Ci sono a Parigi molte fabbriche chiuse dato che i
proprietari fanno parte di «franchi fuggiaschi», che hanno piantato baracca e
burattini per andare a Versailles.
Oggi la Comune, su iniziativa di Frankel,
ha deciso per decreto la requisizione di tutti i laboratori e le fabbriche
abbandonate, che dovranno essere riavviati rapidamente dai lavoratori che vi
erano impiegati, riuniti in associazioni cooperative.
Il «censimento delle fabbriche abbandonate e la creazione di cooperative
operaie», è un decreto storico per tutti i lavoratori; prevede innanzitutto un
inventario di officine, fabbriche e laboratori abbandonati, private del lavoro
dalla fuga dei loro padroni a Versailles,
per stabilire un piano per riavviare questi laboratori il prima possibile; è
una decisione rivoluzionaria, poiché rimette in discussione il sacro principio
della proprietà privata e accoglie il principio che i lavoratori possono fare a
meno del padrone per gestire la produzione.
Cooperativa
fonditori di cannoni al numero 15
di rue St Maur
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I laboratori, le fabbriche,
gli ateliers saranno affidati ai lavoratori che hanno lavorato lì, e
sono incoraggiati a formare cooperative di lavoratori per questo scopo. In
queste strutture senza gerarchie, i lavoratori condividono equamente i
profitti, al posto dei padroni sono eletti e rimossi, da parte dei dipendenti,
dei responsabili; le multe sono proibite, e la giornata lavorativa è limitata a
dieci ore. Un progetto di costituzione di queste società operaie è in fase di
studio, così come la nomina di un giudice che deciderà i compensi corrisposti
ai proprietari al loro ritorno, contro la cessione definitiva dei laboratori.
La commissione del Lavoro e
del Commercio, composta principalmente da rappresentanti dell’Internazionale,
ha accolto favorevolmente l'adozione del decreto. Cercando di garantire il
funzionamento delle imprese pubbliche, della fabbrica di tabacco, dei panifici
e le varie fabbriche di armi, i suoi membri continuano a lavorare per porre
fine alle ingiustizia sul lavoro.
Dal 2
aprile, la commissione rimuove gli uffici di collocamento che
distribuiscono i lavoratori in base al lavoro disponibile. Questi uffici,
strettamente controllati dalla polizia, hanno permesso agli "agenti"
di vivere alle spalle dei lavoratori addebitando commissioni per le assunzioni.
La loro soppressione è ordinata, e in ogni arrondissemant
sono costituiti al loro posto le bourses du travail[1].
Il delegato Leò
Frankel, assistito da un comitato composto solo da lavoratori, ha
annunciato molti progetti: l'abolizione del lavoro notturno nelle panetterie,
la fine del sistema delle ammende scandalose nelle officine e nelle fabbriche,
ed un supporto per tutte le cooperative di lavoratori che desiderano creare
costituirsi per sostituire le imprese capitaliste.
La Commissione
vuole anche porre fine allo scandalo degli appalti pubblici. D'ora in poi
verranno indicate le specifiche che regolano le retribuzioni della forza lavoro
in tutti i contratti stipulati dalla Comune. Il delegato ha detto che la Commissione,
in collaborazione con l'Unione
delle donne, vuole organizzare il lavoro delle donne secondo gli stessi
criteri degli uomini.
I risultati delle elezioni
complementari al consiglio comunale, previste per oggi, saranno resi
pubblici domani. Ci sono 31 posti non occupati tra i 92 seggi del consiglio:
alcuni membri sono in prigione, come Blanqui;
altri sono morti per la causa, come Flourens
e Duval.
Per due giorni i cannoni di Versailles
hanno martellato il castello di Bécon, tenuto dalle guardie nazionali comandate
da Théophile
Dombrowsky, fratello del generale polacco.
[1] Le bourses du travail erano in origine uffici di collocamento, forniti
dai sindacati, secondo il progetto dell'economista libertario belga Gustave de
Molinari.