VENERDÌ 14 APRILE 1871
(24 GERMINALE
ANNO 79)
Nel suo editoriale, Vallès
rende omaggio al valore dei Federati di Belleville.
Ecco il testo: “Il 191° battaglione, comandato dal cittadino Lecomte,
è tornato ieri dal forte Issy,
dove era rimasto per otto giorni. È sfilato sulla piazza
del Municipio, dove s'erano raccolti membri della Comune per riceverlo e
felicitarsi per il suo valoroso comportamento. Come trofeo il battaglione
sventolava una coperta rossa che, servita da bandiera, era crivellata di colpi.
Un membro della Comune del 19°
arrondissement ha riaccompagnato fino a Belleville
questi formidabili soldati, venuti a riposarsi in famiglia, ma sempre pronti a
rispondere a un nuovo appello della Comune. Già il 114° battaglione, del 19°
arrondissement, aveva dimostrato, al caposaldo di Neuilly, durante tre
giorni e tre notti; estrema fermezza e senso civico. Con 400 uomini aveva
tenuto questo punto chiave, bombardato da Mont Valérien, e aveva respinto
diversi attacchi dei versagliesi. Onore a questi battaglioni! Belleville
dimostra, con le sue gesta, il suo senso civico e la sua devozione alla
Comune”.
Versailles
continua le sue manovre, legali e non, contro la Comune. L'Assemblea Nazionale
vota una legge che revoca, alle città con più di 20.000 abitanti, il diritto di
eleggere il proprio sindaco, rimettendolo nelle mani del potere centrale. È un
espediente per porre il Consiglio
della Comune nell'illegalità e impedire nuove elezioni in città come Lione o Marsiglia.
Dal canto
suo Thiers
non rinuncia a nessuna arma: i suoi emissari segreti si aggirano per Parigi,
diffondono false notizie e cercano di corrompere i responsabili comunardi. Non
si esiterà a offrire a Dombrowski,
per sguarnire una porta della Capitale, l'astronomica somma di un milione di
franchi (la paga giornaliera di una Guardia
Nazionale era di 30 soldi al giorno).