VENERDÌ 28 APRILE 1871
(8 FIORILE
ANNO 79)
Con lo stesso ritmo con cui escono sempre nuovi
giornali si aprono nei quartieri
sempre nuovi circoli
politici. Talora l'entrata è libera, spesso si chiede qualche soldo come
contributo spese. Quando i partecipanti si fanno più numerosi, si cominciano ad
utilizzare, oltre i teatri e le sale da ballo, le chiese, come quella di St. Nicolas des Champs nel 3°
arrondissement in Rue Saint-Martin
254, e quella di
St.
Ambroise in Boulevard Voltaire 71 nell’11°
arrondissement... (per altro, di giorno, questi luoghi religiosi restano
aperti al culto in
piena libertà). La gestione dei circoli è molto democratica: gestori un
presidente e due assessori, tutti eletti, talora per una sola seduta. Chiunque
può salire sul palco, esprimere la
propria opinione, fare proposte.
L'atmosfera di questi giorni si coglie in questo articolo del «Tribun
du peuple»: “Avvicinatevi gente,
ascoltate. Tutto un popolo si interessa delle cose di tutti, per la prima
volta, nella storia gli operai dibattono problemi che avevano affrontato finora
solo gli intellettuali. É un nuovo secolo che nasce”,
Nei circoli si dibattono problemi di fondo: capitale
e lavoro; la donna di chiesa e la rivoluzionaria; prostituzione; burocrazia. Le
sedute incominciano di solito con una serie di informazioni sulla guerra, sui
dibattiti della Comune, sulla vita di quartiere. Le decisioni prese dalla Comune sono analizzate, criticate.
Spesso si delega una commissione perché porti in Municipio mozioni, proposte. È
grazie all'azione di questi circoli che si sono costituite le macellerie
municipali. Molte le donne che frequentano i circoli. Ne
creano pure, come a Montrouge (a sud di Parigi), a St. Germain l'Auxerrois nel
1° arrondissement (cosa che naturalmente suscita l'ilarità astiosa della stampa
versagliese).
Oggi, Jules
Miot, eletto dal 19°
arrondissement, ha proposto l'istituzione di un Comitato
di Salute pubblica. In riferimento al governo rivoluzionario della
Convenzione istituito nella primavera del 1793, per affrontare i pericoli che
minacciano la Repubblica, alcuni funzionari eletti della Comune vogliono
stabilire un potere forte, che sarebbe incarnato da questo Comitato. Diversi
delegati hanno ricordato l'obbligo di applicare il mandato imperativo, hanno
denunciato la concentrazione di tutti i poteri nelle mani di pochi e hanno
proposto la creazione di un nuovo consiglio esecutivo, che bilanciava le voci.