giovedì 6 dicembre 2018

02-11-42 - Venerdì 28 aprile 1871

VENERDÌ 28 APRILE 1871
(8 FIORILE ANNO 79)


Con lo stesso ritmo con cui escono sempre nuovi giornali si aprono nei quartieri sempre nuovi circoli politici. Talora l'entrata è libera, spesso si chiede qualche soldo come contributo spese. Quando i partecipanti si fanno più numerosi, si cominciano ad utilizzare, oltre i teatri e le sale da ballo, le chiese, come quella di St. Nicolas des Champs nel 3° arrondissement in Rue Saint-Martin 254, e quella di St. Ambroise in Boulevard Voltaire 71 nell’11° arrondissement... (per altro, di giorno, questi luoghi religiosi restano aperti al culto in piena libertà). La gestione dei circoli è molto democratica: gestori un presidente e due assessori, tutti eletti, talora per una sola seduta. Chiunque può salire sul palco, esprimere la propria opinione, fare proposte.
L'atmosfera di questi giorni si coglie in questo articolo del «Tribun du peuple»: “Avvicinatevi gente, ascoltate. Tutto un popolo si interessa delle cose di tutti, per la prima volta, nella storia gli operai dibattono problemi che avevano affrontato finora solo gli intellettuali. É un nuovo secolo che nasce”,
Nei circoli si dibattono problemi di fondo: capitale e lavoro; la donna di chiesa e la rivoluzionaria; prostituzione; burocrazia. Le sedute incominciano di solito con una serie di informazioni sulla guerra, sui dibattiti della Comune, sulla vita di quartiere. Le decisioni prese dalla Comune sono analizzate, criticate. Spesso si delega una commissione perché porti in Municipio mozioni, proposte. È grazie all'azione di questi circoli che si sono costituite le macellerie municipali. Molte le donne che frequentano i circoli. Ne creano pure, come a Montrouge (a sud di Parigi), a St. Germain l'Auxerrois nel 1° arrondissement (cosa che naturalmente suscita l'ilarità astiosa della stampa versagliese). 
Oggi, Jules Miot, eletto dal 19° arrondissement, ha proposto l'istituzione di un Comitato di Salute pubblica. In riferimento al governo rivoluzionario della Convenzione istituito nella primavera del 1793, per affrontare i pericoli che minacciano la Repubblica, alcuni funzionari eletti della Comune vogliono stabilire un potere forte, che sarebbe incarnato da questo Comitato. Diversi delegati hanno ricordato l'obbligo di applicare il mandato imperativo, hanno denunciato la concentrazione di tutti i poteri nelle mani di pochi e hanno proposto la creazione di un nuovo consiglio esecutivo, che bilanciava le voci.