JULES
MIOT
Jules François Miot è nato ad
Autun[1]
il 13 settembre 1809, ed è stato un politico francese. Repubblicano, deputato
all'Assemblea Nazionale del 1849, fu una figura di spicco della Comune di
Parigi.
Figlio di un farmacista, Jules
Miot aprì una propria farmacia a Moulins-Engilbert[2]
dove esercitò fino alla Rivoluzione del 1848,
quando partecipò attivamente alla politica e venne eletto nel 1849
all'Assemblea legislativa. Oppositore del colpo
di Stato del 2 dicembre 1851 di Luigi
Bonaparte, fu deportato in Algeria.
Graziato nel 1860, fondò a
Parigi il giornale Le Modéré e s'impegnò clandestinamente
nell'opposizione anti-bonapartista. Fu per questo arrestato nel 1862 e
condannato a tre anni di carcere. Trasferitosi a Londra, s'iscrisse alla Prima Internazionale.
Dopo la proclamazione della Terza
Repubblica 4 settembre 1870, tornò a Parigi e s'impegnò per la costituzione
della Comune.
Eletto il 26
marzo 1871 al Consiglio
della Comune da parte del 19°
arrondissement, fece parte della Commissione istruzione. Il 28
aprile ideò l'istituzione del Comitato
di Salute pubblica per combattere i nemici interni ed esterni della Comune.
Dopo la Settimana
sanguinante e la caduta della Comune,
sfuggì ai versagliesi rifugiandosi in Svizzera e venne condannato a morte in
contumacia. Rientrò in Francia con l'amnistia
del 1880, ritirandosi a vita privata. È morto nella periferia di Parigi, a
Saint-Maur-des-Fossés[3],
il 9 maggio 1883 ed è sepolto nel cimitero parigino di Père
Lachaise (52° Divisione).