lunedì 29 luglio 2019

02-15-H01 – Céleste HARDOUIN

CELESTE HARDOUIN


Céleste Hardouin era un’insegnante parigina. Non ha avuto un ruolo attivo alla Comune perché era un insegnante (mentre i Comunardi erano essenzialmente operai). Eppure aveva un’idea chiara sulla condizione femminile e condivideva alcune delle rivendicazioni della Comune. Diffamava l'educazione particolarmente religiosa ("Martiri dell’educazione senile, anti-cordiale, e, perciò antisociale data ai giovani in questi cosiddetti istituti religiosi, dobbiamo compatire queste povere creature chiuse in loro e piene di disprezzo per l'umanità", scriveva) e sosteneva una scuola laica. Denunciata in forma anonima, è stata arrestata il 7 luglio 1871 e rilasciata il 17 ottobre dello stesso anno, dopo la sua assoluzione da parte del 4° Consiglio di guerra. L’accusa contro di lei fu quella di aver partecipato due volte alle riunioni del Club de la Révolution sociale nella chiesa di Saint-Michel des Batignolles. Con una penna vivace e piena di umorismo, Céleste Hardouin ci ha dato una descrizione precisa di ciò che accadeva dietro le mura delle prigioni di Versailles col suo libro La Détenue de Versailles en 1871, in cui descrive i suoi carcerieri e le sue compagne di disgrazia della prigione delle Chantiers di Versailles, la principale prigione femminile, dove 400 di loro sono state imprigionate mentre aspettavano il loro processo. Mentre era in prigione incontrò Louise Michel con la quale strinse amicizia, un'amicizia che non resistette a lungo poiché Louise Michel ha fortemente criticato la petizione per il suo rilascio.
Ha assistito come delegata alle sessioni del Congresso operaio di Francia che si è tenuto a Parigi dal 2 al 10 ottobre 1876. Ha rappresentato la Lega per il miglioramento del lavoro delle donne (Parigi).
Membro attivo della commissione di iniziativa del congresso, Céleste Hardouin è intervenuta il 12 agosto alla riunione preparatoria ed ha sviluppato l'idea che la questione del lavoro delle donne potesse essere risolta solo con l'istituzione dell'istruzione obbligatoria. Ha chiesto che le tasse colpiscano il capitale e non il proletariato, che ci siano scuole professionali laiche.
Prima del congresso, ha fatto un intervento, il 6 ottobre, sull’«Apprendistato, formazione professionale». Ha delineato un piano per organizzare l'educazione per le ragazze per stabilire l'uguaglianza dei sessi. Affermò i principi laici e femministi.
Céleste Hardouin ha anche partecipato alla seconda sessione del congresso operaio che si è tenuto a Lione dal 28 gennaio all'8 febbraio 1878, poi delegata delle «insegnanti libere e laiche» alla convention dei lavoratori di Le Havre[1] (1880), sedette nella stanza di Franklin, tra i "barberettisti".



[1] Nel dipartimento della Senna Marittima nella regione della Normandia.