venerdì 6 settembre 2019

03-02-01 - Eugène POLETTI

EUGENE POLETTI

 

 

Eugene Poletti è nato a Loreto-di-Casinca (Corsica) il 24 dicembre 1845; residente, nel 1873, a Parigi in rue de la Harpe, 34; ex contabile impiegato presso la Compagnie Valéry a Marsiglia; membro della sezione marsigliese dell'A.I.T..

Il 25 ottobre 1868, firmò, con un certo numero di membri dell'Internazionale, appello a Murat[1] chiedendogli di potersi candidare a Marsiglia alle elezioni generali del 1869.

Perseguitato, nel maggio 1870, per la sua appartenenza all'Internazionale, ricevette un non luogo a procedere il 15 settembre successivo. Ha vissuto poi in prolongement du boulevard de la Corderie, 2. Era segretario del club dell'Alhambra e stretto collaboratore di Bastelica. Era uno dei sedici firmatari dell’Appello ai lavoratori germanici lanciato dalla sezione marsigliese dell'A.I.T..

Perseguitato nuovamente dopo la Comune, Poletti ammise di aver firmato, il 9 settembre 1870, il processo verbale di una riunione tenuta dalla sezione marsigliese dell'Internazionale, ma negò di aver preso parte all’insurrezione di Marsiglia del 23 marzo-4 aprile 1871. Ammise, tuttavia, di essere andato nella Prefettura occupata dagli insorti. Secondo alcuni documenti del dossier, si è definito un «delegato della Commissione dipartimentale», dal 24 marzo al 1 aprile.

Poletti fu arrestato a Parigi il 6 febbraio 1873 e condannato, il 20 marzo successivo, dal 1° Consiglio di guerra, a dieci anni di reclusione, perdita dei diritti civici e alla sorveglianza permanente per la partecipazione all'insurrezione di Marsiglia. In precedenza non era mai stato condannato.

Fu graziato il 29 marzo 1879.

 



[1] André Murat (Lione, 10 giugno 1833 - 11 luglio 1893); operaio meccanico, libero pensatore, massone, membro dell'Internazionale, proudhoniano e mutualista.