AUGUSTE SORBIER
Auguste Sorbier è nato intorno
al 1838 a Saintes[1], giornalista,
partecipò alla Comune di
Marsiglia.
Sposato, padre di due figli,
nel 1868 Auguste Sorbier si presentò come un fervente sostenitore delle cooperative.
In un opuscolo intitolato Les Sociétés coopératives, scrisse: «(...)
L'operaio deve capire che per lui è importante ottenere la sua emancipazione
solo da se stesso, dall'energia della sua volontà (...)».
Ha vissuto a Marsiglia in
rue de l'Arc, 3. Il 7 agosto 1870, Sorbier andò in prefettura con Louis
Delpech e Gaston
Crémieux per ottenere la liberazione di Gustave
Naquet che era stato appena arrestato. Di fronte al rifiuto del prefetto,
ha partecipato alla costituzione di una delegazione che ha fatto una
manifestazione l'8 agosto. Il corteo guidato da Gaston
Crémieux portò all'occupazione della prefettura. Dopo il fallimento di
questo movimento insurrezionale, Sorbier fu arrestato e imprigionato. Il 27
agosto 1870, fu condannato dal 1° Consiglio di Guerra a sei mesi di prigione.
Tuttavia, la notte del 4
settembre 1870, dopo l'annuncio della Repubblica, per ordine di Léon
Gambetta, fu rilasciato come tutti i detenuti. Sorbier è tra i firmatari
del verbale redatto il 30 ottobre 1870 che decise di sciogliere tutti i poteri
locali, di licenziare tutti i funzionari dell'Impero
ancora in carica e di costituire una commissione esecutiva con il nome di
Comitato di salute pubblica, preludio della Comune
rivoluzionaria proclamata il 1° novembre 1870 a Marsiglia, di cui fu
membro. L'8 febbraio 1871, Sorbier partecipò alle elezioni legislative; ha
rappresentato il partito radicale, ed è stato sostenuto dal giornale «Le Peuple et l’Égalité». Ha ottenuto
44.082 voti ma non è stato eletto. Nel marzo 1871 prese parte attiva al movimento
insurrezionale. Sembra che Sorbier fosse membro dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Tuttavia si difese con veemenza durante il
processo relativo al tentativo
comunardo di Marsiglia. Il 19 marzo uscì il primo numero de La
République, il quotidiano, che aveva fondato sotto forma di un'associazione
di lavoratori con un capitale iniziale di 225 franchi e che in pochi giorni
raggiunse una diffusione di 10.000 copie (a questo foglio, che aveva cessato di
apparire al momento della caduta della Comune di
Marsiglia, nonostante l'instaurazione dello stato d'assedio, dal 1º al 12
maggio gli successe La Fraternité, sempre con Auguste Sorbier come
redattore).
Il 4 aprile, guidò una
manifestazione organizzata dall'Internazionale
che, preceduta da una bandiera nera, andò a Place Castellane per chiedere alle
truppe dell'esercito regolare di mettere i fucili in aria e di uccidere i loro
ufficiali. Durante il processo, che ebbe luogo dal 12 al 28 giugno 1871, il
pubblico ministero lo definì pericoloso, a causa degli articoli pericolosi e
dannosi che scrisse in un giornale di cui esprimeva le tendenze internazionali.
Tuttavia, il 28 giugno, il 1° Consiglio di guerra lo assolse.