JEAN NASTORG
Jean-Marie, Hilarion, Albert
Nastorg, detto di Saint-Simon, è nato il 10 novembre 1840 a Tolosa[1].
Figlio di Hilarion e Anne Marie-Louise Soulier, era singol e come lavoro faceva
l’agente commerciale. Jean-Marie Nastorg è stato condannato numerose volte. Nel
suo casellario giudiziario, si nota che nel 1861 fu condannato da un Consiglio
di guerra, a un anno di prigione e 20 franchi di multa; nel 1863, ad un anno di
prigione per aver venduto effetti militari; il 6 maggio 1870, a tredici mesi,
per frode. Per non subire la sua condanna, si arruolò nei cecchini di Garibaldi.
Dopo la sua smobilitazione, in seguito all'armistizio, si trasferì a Marsiglia
e soggiornò all'hotel Saint-Raphaël. Dal 23 marzo 1871, sostenne la Comune. Il
suo nome apparve in un elenco nominativo redatto il 1 aprile 1871 dal
comandante Mariano
Scuffi, come facente parte in qualità di capitano, dei quadri del 1°
battaglione degli enfants perdus de la liberté. Dopo la fallita insurrezione,
fu arrestato e imprigionato.
In occasione del suo processo,
che si svolse davanti al 1° consiglio di guerra dal 12 al 28 giugno, il
pubblico ministero affermò nella sua accusa che: «Nastorg, assumendo soldati
per unirsi all'insurrezione, faceva parte di questa orda gli stranieri che
avevano invaso la prefettura; i gradi di capitano che adornano la sua uniforme gli
sono serviti come un travestimento che lo hanno fatto sfuggire alle ricerche».
Il procuratore ha aggiunto che l'accusato, con un deplorevole casellario
giudiziario, è stato oggetto di procedimenti condotti dalla Procura della
Repubblica di Tolosa,
che lo stava cercando per eseguire la condanna a tredici mesi inflitta per
frode il 6 maggio 1870, da cui era fuggito. prendendo il volo. Per questo
magistrato, Nastorg era solo una figura subordinata che trascorreva il suo
tempo facendo passeggiate a cavallo e giocando a fare l'importante. Il 28
giugno 1871, Nastorg fu condannato alla deportazione in un recinto fortificato.
La sua condanna fu commutata il 27 novembre 1871 in semplice espulsione. E il
23 dicembre 1878 fu ridotta a dieci anni di esilio. Ha vissuto per qualche
tempo in Spagna prima di ottenere un'amnistia
nel 1880.