venerdì 6 settembre 2019

03-10 - Tolosa

TOLOSA

 

 

La Comune di Tolosa (25-27 marzo 1871)

 

Tolosa[1], nell’autunno 1870, era una città ricca di artigianato e piccole industrie. Le forze economiche dominanti erano i liberi professioni, i commercianti e i proprietari. Gli artigiani, i piccoli commercianti e i lavoratori vivevano nel centro della città e nel quartiere periferico di Saint-Cyprien. Le elezioni comunali dell’agosto 1870 furono vinte dai repubblicani. Ma furono annullate dal regime imperiale. Il 4 settembre, i consiglieri municipali eletti nel mese di agosto si stabilirono nel Campidoglio e acclamarono la Repubblica. Si divisero in due commissioni: municipale e dipartimentale. La commissione dipartimentale revocò il procuratore imperiale e il procuratore generale. Il prefetto, nominato da Napoleone III fuggì. Il 6 settembre, Gambetta, ministro degli Interni, nominò Armand Duportal prefetto dell’Haute-Garonne.

 

 

La repubblica si installa a Tolosa

 

Durante l'autunno-inverno 1870-1871, a Tolosa e nel sud-ovest, per salvare la patria in pericolo e difendere la Repubblica, i repubblicani radicali, la più importante forza repubblicana, si unirono con i blanquisti[2], neo-giacobini[3] e internazionalisti. Armand Duportal, nato a Tolosa nel 1814, era un repubblicano e sempre oppositore dei regimi monarchici e imperiali. Nel 1852 fu mandato in esilio in Algeria per il suo attivismo repubblicano dal 1848 al 1851. Rilasciato qualche mese dopo, tornò a Tolosa dove pubblicò, nel 1868, l’Emancipation, giornale repubblicano socialista. Accusato di crimini di stampa, fu imprigionato a Sainte-Pelagie, dove venne rilasciato alla caduta dell'Impero il 4 settembre 1870. Il prefetto Duportal epurò l'amministrazione e l'esercito dai loro elementi monarchici e bonapartisti. Li sostituì con i repubblicani della sua cerchia, uomini nei quali aveva piena fiducia. La Guardia Nazionale fu riorganizzata e composta da repubblicani.

Il 24 settembre Duportal scrisse ai prefetti del Sud-Ouest e chiese loro di inviare dei delegati a Tolosa; il 28, la " Ligue du Sud-Ouest", che raggruppava i repubblicani e socialisti, unì i radicali e gli internazionalisti e diffuse un programma ispirato alla rivoluzione del 1792-1793.

La radicale intransigenza di Duportal dispiaceva al governo centrale che in quel momento si era trasferito nella città di Tours[4] e, il 31 ottobre, lo destituì dal suo incarico di prefetto. Ma Duportal era sostenuto dalla Guardia Nazionale, dai club repubblicani molto attivi, dalla commissione municipale e dal popolo. Così restò in carica.

La tensione era alta tra Tours[3] e Tolosa. Duportal organizzò una campagna contro le scuole congregazioniste, e con l'aiuto dei club, espulse i preti dalle scuole. Questi si lamentarono con il governo di Tours[3] che si espresse a loro favore e li reintegrò.

Il 21 Gennaio 1871, i giornalisti repubblicani si riunirono a Tolosa e pubblicarono un manifesto in cui si protestava contro i negoziati con i prussiani e chiedevano al governo di continuare la lotta. La «Ligue du Sud-Ouest» disapprovava l'armistizio tra Francia e Prussia stabilito il 23 gennaio. Agli inizi di marzo, gli incontri pubblici organizzati dai club riunirono folle sempre più numerose.

Alle elezioni parlamentari dell'8 febbraio 1871, gli elettori dal centro di Tolosa e del quartiere Saint-Cyprien diedero la maggioranza ai repubblicani. Ma nell'altra parte della città e nel dipartimento Haute-Garonne, la maggior parte della popolazione elesse deputati reazionari e monarchici.

 

 

Vive Paris! Vive la Commune!

 

I repubblicani serrarono i ranghi. Il 16 marzo, gli ufficiali della Guardia Nazionale giurarono di difendere la Repubblica. Dopo il 18 marzo I’Emancipation prese le parti degli insorti di Parigi. Duportal e il suo entourage espressero la loro solidarietà ai Comunardi parigini. Ma il 19 marzo in segno di fedeltà a Versailles, rimpiazzò i militari nell'arsenale occupato dalla Guardia Nazionale. Ciò non impedì Thiers di licenziarlo e nominare al suo posto il conte Émile de Kératry veterano della guerra messicana.

25 marzo si svolse in Place du Capitole, una rassegna della Guardia Nazionale al fine di costituire una guardia costituzionale con il compito di dare una mano all’assemblea di Versailles e per l’istallazione di de Kératry come prefetto della Haute-Garonne.

Gli ufficiali della Guardia Nazionale rifiutano il ruolo che fu loro assegnato. Alle due del pomeriggio acclamarono Parigi e la sua Comune al grido di “Viva Paris! Vive la Commune!” e chiesero a Duportal di mettersi a capo della Comune di Tolosa e di proclamare la Comune dal balcone del Campidoglio di fronte alla Guardia Nazionale e ad una folla entusiasta. In contraddizione con il suo atteggiamento nei mesi precedenti, Duportal tergiversò e, infine, si rifiutò di prendere la guida della Comune. Egli dubitò della serietà e della durata del movimento tolosiano. Non fu possibile, come lui stesso disse, prendere la testa di una colonna dell'esercito e la gestione di una manifestazione nella quale si vedeva il primo atto di una rivolta che probabilmente non sarebbe andata lontana. Si rifiutò così di rompere con Versailles.

Il corpo degli ufficiali della Guardia Nazionale proclamò ugualmente la Comune di Tolosa, dichiararono Émile de Kératry spogliato del suo titolo di prefetto e mantenne il cittadino Duportal come delegato del governo centrale nella prefettura. A tal proposito emanarono un documento su cui, tra l’altro, era scritto: “La Comune dichiara di volere la Repubblica una e indivisibile, e chiede ai membri della Comune di Parigi di essere gli intermediari per una transazione desiderabile tra il governo della Repubblica e il popolo di Parigi. A tal fine, chiede al governo di sciogliere l'Assemblea nazionale che rappresenta la causa di tutti i malesseri e il frutto della paura e della corruzione del clero. La Comune aderisce ai preliminari di pace e chiede di liberare al più presto possibile il suolo natio dalle contaminazioni dello straniero, chiede che vengano adottate misure forti per far pagare immediatamente i costi della guerra a coloro che hanno scatenato il flagello del paese e che hanno firmato una pace rovinosa e umiliante”.

In serata, venne nominato un comitato esecutivo Paralizzato dal ritiro di Duportal, il comitato si accontentò di proporre al generale e al magistrato installati nell’arsenale di sciogliersi se il governo nominasse un altro prefetto al posto di Émile de Kératry.

De Kératry arrivò all’arsenale il 27 marzo con tre squadroni di cavalleria, seicento fanti e sei cannoni. Prese possesso della Prefettura e del Campidoglio senza resistenza.

 

 

BIOGRAFIA DI ALCUNI COMUNARDI DI TOLOSA

Cliccare sul nome che interessa per collegarsi alla biografia

 

 

Armand DUPORTAL



Tolosa (Francia) 11 giugno 1838 - U Tolosa 1º febbraio 1887.

Politico e giornalista, diresse l'effimera insurrezione comunale del marzo 18711, fu arrestato, ma assolto dalla Corte d'Assise.



[1] Capoluogo della regione Occitania nel dipartimento Haute-Garonne.

[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.

[3] Con il termine giacobinismo si intende un movimento e un'ideologia politica risalenti all'esperienza del Club dei Giacobini durante la Rivoluzione francese (il club des Jacobins fu un'associazione politica fondata a Parigi nel novembre 1789 con sede nel convento domenicano di San Giacomo -Saint-Jacobus- in rue Saint-Honoré). Il giacobinismo si diffuse in buona parte dell'Europa durante l'epoca rivoluzionaria ed ebbe un'influenza politica notevole nella storia francese per tutto il XIX secolo, in particolare negli eventi della Rivoluzione di luglio, della Rivoluzione francese del 1848 e, soprattutto, nell'esperienza della Comune di Parigi del 1871. Il giacobinismo è sopravvissuto a lungo alla sua fine storica, che viene canonicamente fissata al 1800. Quello che Vovelle ha definito giacobinismo trans-storico ha infatti alimentato le vicende politiche della Francia e, in parte, anche del resto d'Europa. Durante la Rivoluzione di luglio, nel 1830, si assisté a una nuova fase del giacobinismo, dove tuttavia andarono a mescolarsi istanze repubblicane, socialiste e cattoliche, unite solo dall'opposizione a una nuova esperienza monarchica[. Il “neogiacobinismo” del XIX secolo, sempre più legato al socialismo repubblicano, si consolidò con la rivoluzione del 1848 e con la Seconda Repubblica, ma finì per essere spazzato via dall'ascesa di Napoleone III. Con la brevissima e drammatica esperienza della Comune di Parigi (1871), il giacobinismo tornò al governo della capitale francese, in una replica delle forme dell'anno II, a partire dalla ricostituzione del Comitato di salute pubblica e dalla rinnovata applicazione del vecchio Calendario repubblicano. La diffusione del comunismo su scala europea, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, alimentò le ipotesi di una sua discendenza dal giacobinismo. Karl Marx e Friedrich Engels, nel 1848, lo scrissero esplicitamente: “Il giacobino del 1793 è diventato il comunista dei giorni nostri”.

[4] Situata nella Francia centro-occidentale, è il capoluogo del dipartimento Indre e Loira nella regione Centro-Valle della Loira. Ebbe il ruolo di capitale di Francia in diversi periodi, tra cui quello breve disfatta del 1870 nella guerra franco-prussiana, quando il governo in fuga da Parigi vi si rifugiò prima che anche Tours cadesse sotto i prussiani. 




[1] Capoluogo della regione Occitania nel dipartimento Haute-Garonne.
[2] Il blanquismo fu un movimento dottrinale e attivista a favore, in primo luogo, della Repubblica e, una volta raggiunta, del comunismo in Francia, che era in vigore durante il diciannovesimo secolo, penetrò fino in fondo in modo dominante ed eccitante tra intellettuali e studenti, e fu anche caratterizzato da una forte disciplina rivoluzionaria combattiva. Deve il suo nome allo scrittore, politico e leader di questa fazione, il francese Louis Auguste Blanqui.
[3] Situata nella Francia centro-occidentale, è il capoluogo del dipartimento Indre e Loira nella regione Centro-Valle della Loira. Ebbe il ruolo di capitale di Francia in diversi periodi, tra cui quello breve disfatta del 1870 nella guerra franco-prussiana, quando il governo in fuga da Parigi vi si rifugiò prima che anche Tours cadesse sotto i prussiani.