mercoledì 25 settembre 2019

04-01-M5 – Gustave MONDET

GUSTAVE MONDET

 

 

Gustave, Irénée Mondet è nato il 25 marzo 1839 a Rouen[1], dove abitava in rue des Prés numero 1. Era tipografo, aderente all'A.I.T.; simpatizzante della Comune di Parigi.

Era membro della Federazione operaia rouennaise dell'AssociazioneInternazionale dei Lavoratori nel 1870-1871.

Mondet fu condannato in contumacia, il 15 novembre 1871, dalla Corte d'assise della Senna Inferiore, a sei mesi di carcere, a 50 franchi di ammenda e alle spese processuali per aver assistito il 24 aprile ad una riunione non dichiarata a favore della Comune di Parigi.

Mondet si rifugiò in Belgio nel novembre 1871. Nell'agosto 1872 contribuì alla costituzione di una società destinata ad aiutare i rifugiati bisognosi. Molto assiduo alle riunioni dell'Internazionale, sezione di Bruxelles, era considerato dalla polizia «buon lavoratore e operaio intelligente».

Nel maggio 1888, Mondet fu segnalato come partecipante, a Lille[2], alla manifestazione di simpatia organizzata in favore del generale Boulanger[3]. Lasciò definitivamente il Belgio nel 1898.



[1] capoluogo del dipartimento della Senna Marittima e della regione della Normandia

[2] Capoluogo sia del dipartimento del Nord che della regione dell'Alta Francia.

[3] Georges-Ernest-Jean-Marie Boulanger, generale e uomo politico francese, nato a Rennes il 29 aprile 1837, morto a Bruxelles il 30 settembre 1891. Si presentò come candidato alla deputazione nel dipartimento del Nord, e fu eletto (1888). Nel suo programma elettorale aveva propugnata la revisione della costituzione del 1875. Malgrado l'appoggio di partiti filo monarchici e bonapartisti, la sua proposta di revisione fu respinta dalla camera dei deputati e lo spettacolo dell'ibrida coalizione che lo sosteneva risvegliò le diffidenze dei repubblicani moderati, che furono spinti a riavvicinarsi ai radicali per la difesa del regime. L'allarme divenne più forte quando la stessa capitale rinnovò l'investitura di Boulanger, nominandolo deputato a grande maggioranza. Il generale non nascose il suo proposito d'aspirare alla presidenza della Repubblica, ritenuta dai più una semplice tappa verso la restaurazione della monarchia. Il ministro dell'Interno, Constant, iniziò silenziosamente una procedura giudiziaria, imputando del delitto di alto tradimento il Boulanger; il quale, preso d'un tratto dal panico, fuggì a Bruxelles il 1° aprile 1889.