mercoledì 19 agosto 2020

03-04-01 - Virginie BARBET

 VIRGINIE BARBET

 

 

Virginie Barbet, proprietaria di un locale di vendita di bevande, democratica socialista, attivista dell'A.I.T., partecipò alla Comune di Le Creusot.

Virginie era membro di una sezione dell'Internazionale Lyonnese e tesoriera del Comitato di iniziativa per la delegazione Lyonnese al Congresso dell’A.I.T. di Bruxelles nel 1868.

Collaboratrice dei giornali Le Progress du Locle, de La Solidarité e de L’Égalité, di Ginevra, è stata tra gli undici delegati della sezione Lyonnese dell’A.I.T. firmatari di un appello di solidarietà ai membri del Consiglio generale delle sezioni belghe dell'Internazionale, durante lo sciopero degli operai e autisti della fabbrica di ferro della Società Cockerill a Seraing (Belgio), lo sciopero degenerò in rivolta a seguito dell'intervento delle truppe, il 9 e 12 aprile 1869. Nell’appello si affermava che non ci sarebbe «nessuna libertà, nessuna fraternità, nessuna pace possibile senza l'estirpazione delle radici stesse del male sociale, senza l'instaurazione della solidarietà umana nell'uguaglianza economica». Nello stesso anno, è stata una delle organizzatrici dello sciopero delle operaie ovaliste di Lione.

Virginie Barbet si unì all'Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista (1868-1869), organizzata da Bakunin, il 24 giugno 1869.

L'anno seguente, con molti lavoratori di Lione, firmò un nuovo indirizzo per le donne degli scioperanti a Le Creusot, nell'aprile 1870, chiedendo loro in particolare di «vincere la causa degli oppressi, che è la loro, e i cinquemila soldati accampati in Creusot».

Nel 1871, partecipò all’insurrezione di Le Creusot e venne condannata in contumacia. Si rifugiò quindi in Svizzera.

Con Virginie Barbet le firmari dell’appello alle donne scioperanti di Le Creusot erano: Anaïs Aury, Éléonore Berlioz, Clotilde Comte, Marie Guillot, Anne Jacquier, Félicie Jacquier, Louise Jacquier, Marie Macon, P. Macon, donna Palix, Marie Picoud, Marie Pingeon, donna Prost, Marguerite Robergeon, Louise Tailland.