VIRGINIE BARBET
Virginie Barbet, proprietaria di un locale di vendita di bevande,
democratica socialista, attivista dell'A.I.T.,
partecipò alla Comune di Le
Creusot.
Virginie era membro di una sezione dell'Internazionale
Lyonnese e tesoriera del Comitato di iniziativa per la delegazione Lyonnese al
Congresso dell’A.I.T.
di Bruxelles nel 1868.
Collaboratrice dei giornali Le Progress du Locle, de La
Solidarité e de L’Égalité, di Ginevra, è stata tra gli undici
delegati della sezione Lyonnese dell’A.I.T.
firmatari di un appello di solidarietà ai membri del Consiglio generale delle
sezioni belghe dell'Internazionale,
durante lo sciopero degli operai e autisti della fabbrica di ferro della
Società Cockerill a Seraing (Belgio), lo sciopero degenerò in rivolta a seguito
dell'intervento delle truppe, il 9 e 12 aprile 1869. Nell’appello si affermava
che non ci sarebbe «nessuna libertà, nessuna
fraternità, nessuna pace possibile senza l'estirpazione delle radici stesse del
male sociale, senza l'instaurazione della solidarietà umana nell'uguaglianza
economica». Nello stesso anno, è stata una delle organizzatrici dello sciopero
delle operaie
ovaliste di Lione.
Virginie Barbet si unì all'Alleanza
Internazionale della Democrazia Socialista (1868-1869), organizzata da Bakunin,
il 24 giugno 1869.
L'anno seguente, con molti lavoratori di Lione, firmò
un nuovo indirizzo per le donne degli scioperanti a Le Creusot, nell'aprile
1870, chiedendo loro in particolare di «vincere la causa degli oppressi, che è
la loro, e i cinquemila soldati accampati in Creusot».
Nel 1871, partecipò all’insurrezione
di Le Creusot e venne condannata in contumacia. Si rifugiò quindi in
Svizzera.
Con Virginie Barbet le firmari dell’appello alle donne scioperanti
di Le Creusot erano: Anaïs Aury, Éléonore Berlioz, Clotilde Comte, Marie
Guillot, Anne Jacquier, Félicie Jacquier, Louise Jacquier, Marie Macon, P.
Macon, donna Palix, Marie Picoud, Marie Pingeon, donna Prost, Marguerite
Robergeon, Louise Tailland.