JOSEPH
ALEMANUS
Joseph Alemanus è nato il 18 marzo
Joseph Alemanus era un bambino abbandonato da genitori
sconosciuti. Ha fatto l’operaio a Le Creusot
per dodici anni, poi commerciante di grano, infine, secondo alcune fonti,
libraio e «prestatore di denaro» ai lavoratori (secondo il commissario di
polizia).
Attivista repubblicano, fu membro del club Le
Creusot nel 1848
e sotto il Secondo
Impero, membro del «Club degli Studi sociali» nel 1868, poi della Sezione dell’Internazionale
nel 1870. Diffusore di giornali democratici, in particolare durante i grandi
scioperi di gennaio e marzo 1870 - in particolare de La Marsigliese - fu
arrestato per commercio ambulante, giudicato nell’istituto correzionale di Autun[2]
con gli scioperanti incriminati e, sebbene avesse sconsigliato lo sciopero, fu condannato
a quattro mesi di carcere e una multa di 500 franchi. Secondo i documenti del
processo, non sapeva né leggere né scrivere.
Sostenne gli scioperi degli operai delle officine Schneider che
videro ridurre i loro salari nel 1870, il che gli valse l'arresto e la condanna
a due mesi di prigione e cinquecento franchi di multa dalla Corte d'appello di Digione[3],
il 27 Aprile 1870. Gli altri minatori condannati erano: Augustin Seignovert,
Charles Dulet, Jean Mathieu, Desplanches, Lucien Camberlin, Lamalle, François
Saunier, Jean Poisot, Delay, Claude Vailleau, Detilleux, Jean-François
Debarnot, Pierre Jeannet, Emmanuel Poisot, François Gandrey, Benoît Delhomme,
padre Mougenot e figlio Mougenot, Bertrand Simon, Jean Revillot, François
Degueurce, Henri Jordhery, Claude Lasseigne, Jean Batisse.
Prese parte alle manifestazioni dei lavoratori a Le Creusot
l'8 agosto 1870, chiedendo il rilascio di Rochefort.
Il 4
settembre 1870 era colonnello della Guardia
Nazionale e poi commissario di polizia e durante la municipalità di Jean-Baptiste
Dumay (settembre 1870-marzo 1871), fu un depositario di munizioni di guerra
per la difesa nazionale e incaricato della produzione di cartucce. Quando a Le Creusot fu
proclamata la Comune, il 26 marzo 1871, gli diede il suo sostegno.
Poiché dopo la Comune non
aveva restituito tutte le armi affidategli, questo deposito fu scoperto durante
una perquisizione nel luglio