SABATO 1 APRILE 1871
(11 GERMINALE
ANNO 79)
Da quando è riapparso il giornale «Le
Père Duchêne» non ha smesso di scagliarsi
contro l'ingerenza del clero in tutti
i campi. Dalle sue colonne si legge: “Quando entro in una scuola, accidenti!, vedo
i nostri poveri ragazzi nelle
mani di questi corvi che insegnano loro che
il bianco è nero, e che Capeto fu un martire;
dinanzi a queste cose, diavolo, il sangue mi
va alla testa...”
Titolo ed
editoriale di oggi sono dedicati al parassitismo della Chiesa, interpretando i
sentimenti dei lavoratori fortemente ostili al clero che hanno sempre visto
collaborare assiduamente con i regimi reazionari. “Père
Duchêne non dubita che i cittadini membri della Comune non tarderanno ad
occuparsi, quando avranno un momento di tempo, di questi sacchi neri. Non è una
bazzecola, accidenti. Questi sacchi sono ricchi come Creso. Hanno sempre
cercato di fottere il popolo coltivando l'ignoranza e la superstizione, e fanatizzando le brave massaie
con giochi di parole”.
Un
articolo del giornalista comunardo Henri
Brissac apparso ne «La Commune» di oggi esprime con vigore le rivendicazioni dei
lavoratori. È stato scritto in risposta ad una circolare del ministro
della Pubblica Istruzione Jules
Simon. “Il Signor Jules Simon, ministro
delle pubbliche tenebre, ha fatto pervenire una circolare ai suoi compari, i signori rettori. Assicura che
l'Assemblea di Versailles è la sola a rappresentare la
volontà della Francia. Quale Francia? Quella dei due imperi e delle tre
monarchie? Tale Francia non è la nostra, essa ci fa orrore. «Che cosa, vogliono
questi rivoltosi?» si, chiede il Signor Simon. Essi vogliono tutto quello che
il Governo di Versailles rifiuta: la Repubblica,
l'estinzione dei privilegi e dei monopoli, l'emancipazione economica e intellettuale dei proletari,
l'istruzione laica obbligatoria senza discriminazioni, la distruzione
dell'organizzazione feudale del lavoro e la bancocrazia, l’eliminazione del
parassitismo grazie alla semplificazione della
macchina governativa, l'abolizione della
decima clericale imposta ai liberi pensatori, la rifondazione legislativa
per le leggi con incrostazioni feudali;
infine il progresso ininterrotto e
generalizzato”.
Versailles
non esita a mostrarsi apertamente nel suo vero volto. Oggi Thiers
ha dichiarato ufficialmente guerra a Parigi! Ha annunciato che stava
addestrando un esercito ed ha annunciato il suo piano per riprendere Parigi
agli insorti: "L'Assemblea siede a Versailles,
dove sta finendo di organizzare uno degli eserciti più belli che la Francia abbia
posseduto. I buoni cittadini possono quindi essere rassicurati e sperare per la fine di
una lotta che è stata dolorosa ma breve".