sabato 1 dicembre 2018

02-11-16 - Domenica 2 aprile 1871

DOMENICA 2 APRILE 1871
(12 GERMINALE ANNO 79)


L'assemblea municipale prende ufficialmente il nome di Commune de Paris.
Si decide che i mandati degli eletti alla Comune che sono stati eletti deputati all'Assemblea Nazionale sono incompatibili. Nonostante le prime dimissioni di sindaci moderati e deputati, tra cui Tirard, gli altri, favorevoli all'insurrezione come Delescluze o Cournet si dimettono dall'Assemblea nazionale. Gli eletti si dividono in commissioni sotto la presidenza di Gustave Lefrançais
La prima decisione presa dalla Comune è quella di alleviare i parigini più poveri, messi alla prova da 5 mesi di assedio. Viene proclamato una condono generale delle ricevute di affitto per l'intera durata dell'assedio e fino al luglio 1871. La Comune, attenta al destino dei più poveri, sospende anche la vendita di oggetti ceduti al Mont de Piété, una vera e propria istituzione di usura legale dove le famiglie più povere vengono a scambiare oggetti - spesso di prima necessità (vestiti, mobili, coperte) - per piccole somme.
Separazione tra chiesa e stato
La seconda è quella di garantire la durata delle libertà, difendendo la città dall'aggressione di Versailles. I funzionari eletti decidono di rafforzare il ruolo e la forza della Guardia Nazionale. La coscrizione viene abolita, la Guardia Nazionale diventa l'unica forza militare autorizzata a mantenersi a Parigi e tutti i cittadini validi sono chiamati ad aderire. Il Comitato centrale annuncia che riorganizzerà la Guardia Nazionale, sotto il controllo dell'assemblea comunale.
La terza decisione è la più importante, forse la più popolare, data la normale intrusione del clero in tutti i campi della vita sociale: da oggi in poi, Chiesa e Stato sono separati! Il Concordato in vigore da Napoleone I, che ha reso il cattolicesimo la religione della "maggioranza del popolo francese", è ora abrogato. Lo stato non dovrà più pagare gli stipendi dei religiosi. La Comune annuncia così l'abolizione del bilancio delle sette e la secolarizzazione della proprietà delle congregazioni religiose. Come simbolo, la chiesa di Sainte Geneviève tornerà ad essere il santuario dei grandi uomini della Patria, il Panthéon che Luigi XVIII aveva soppresso durante la Restaurazione e che l'Impero non aveva osato restaurare.
È una rivoluzione che riguarda anche la scuola, finora sostenuta dalla Chiesa. Ciò rallegra molti insegnanti, banditi dall'insegnare sotto il Secondo Impero perché si sono rifiutati di prestare giuramento all'imperatore. Edouard Vaillant ha promesso un'educazione gratuita, obbligatoria e laica, e ha annunciato il divieto d’insegnamento confessionale e simboli religiosi nelle aule. Finalmente i nostri figli avranno accesso alla conoscenza e alla scienza, è la fine di un insegnamento oscurantista al servizio della Chiesa e del potere!
La Comune promulga uno dei suoi primi decreti. Questo il decreto:

LA COMUNE DI PARIGI
Considerato che il primo dei principi della Repubblica francese è la libertà;
Considerato che la libertà di coscienza è la prima delle libertà;
Considerato che il bilancio del culto contrasta con questo principio dal momento che tassa i cittadini in materia di fede;
Considerato che il clero si è reso complice dei crimini della monarchia contro la libertà,

DECRETA:

Art- 1 - la Chiesa è separata .dallo Stato;
Art. 2 - il bilancio del culto è soppresso;
Art. 3 - i beni di "mano morta", consistenti in mobili ed immobili di proprietà delle congregazioni religiose, sono dichiarati proprietà nazionale;
Art. 4 - sarà aperta immediatamente un'indagine su questi beni, per constatarne la consistenza, e metterli a disposizione della nazione.

LA COMUNE DI PARIGI
Parigi 3 aprile 1871

Le truppe di Versailles sono all'offensiva. Per alcuni giorni le truppe del generale Galliffet si erano scambiate colpi con le guardie nazionali, che detenevano la posizione minacciando Versailles. Mettendo in pratica la sua dichiarazione del 1° aprile, Thiers, approfittano di questa domenica delle palme, ha ordinato un'offensiva su Courbevoie, occupata dalla Guardia Nazionale.
Oggi, per la prima volta dall'assedio prussiano, Parigi è stata bombardata dall'artiglieria di Versailles. I loro cannoni mietono le prime vittime civili: alcune ragazze, giovani studentesse di un collegio di Neuilly, vicino agli avamposti federati, che uscivano da messa. Lo stupore per questo attacco proditorio si coglie nelle parole di Lissagaray: “Quando tuona il cannone, Parigi si ferma. Nessuno credeva a un attacco, data l'atmosfera fiduciosa che regnava dal 18 marzo. Quando si diffondono le prime notizie, quando sfrecciano le prime ambulanze, una stessa reazione esplode nei quartieri: si rifanno le barricate. Si trascinano i cannoni sui bastioni di Mailot e di Ternes”.
Gli agenti della Guardia Nazionale, che stamattina hanno tentato un'uscita, sono stati costretti a ritirarsi a Neuilly. L'esercito della reazione fucila senza processi i Federati catturati!
Nel pomeriggio, si è appreso che l'esercito aveva preso Courbevoie ai Federati. Le guardie nazionali, che sono solo 600, temono di essere tagliate fuori da Parigi e di ricadere sotto il fuoco dell'artiglieria di Versailles. Lasciano dodici morti e alcuni feriti nelle mani dei soldati di Gallifet. I soldati versagliesi ne prendono cinque e li fucilano immediatamente, ai piedi del monte Valerian.
Alla notizia dell'aggressione, Parigi si copre di barricate. I cannoni vengono trascinati lungo le roccaforti, mentre i feriti che iniziano a tornare indietro raccontano la violenza delle esecuzioni sommarie. La Commissione Esecutiva della Comune, riunita in emergenza, ha deciso di partire per il giorno successivo nonostante la resistenza di Gustave Lefrançais. Sono i soldati che siedono in commissione, che sono a favore di una rapida risposta, che sono riusciti ad ottenere la spedizione.
Al tuonare dei cannoni versagliesi, le donne, che stanno sopportando tutte le sofferenze dell'assedio, sono le prime a scendere per le strade. Centinaia di donne hanno marciato oggi tra place de la Concorde e il ponte di Grenelle, incitando: “A Versailles!
Manifestazione delle donne parigine