giovedì 27 giugno 2019

02-14-BRI49 - Henry BRISSAC

HENRI BRISSAC

Henry Brissac era un giornalista e politico francese, nato a Parigi il 16 novembre 1826.
Fourierista[1] e pacifista, segretario di Felix Pyat, redattore del giornale Le Vengeur (Il Vendicatore) nel febbraio 1871, fu attivamente coinvolto nel Rivoluzione del 1848. Segretario Generale del Comitato esecutivo della Comune di Parigi, fece poi parte del Comitato di salute pubblica. Condannato ai lavori forzati a vita, deportato in Nuova Caledonia. Dopo l’amnistia tornò a Parigi ed aderì al Partito dei Lavoratori Francesi (P.O.F.) e pubblicò molti opuscoli nella Revue socialiste (Rivista socialista).
Brissac pubblicò articoli anche in molti altri giornali come: La Démocratie pacifique, L’Écho de l’Ouest, la Revue de Paris, L’Humanité, Le Rappel, La Cloche, Le Combat (1870), Le Citoyen, Le Citoyen de Paris, Le Cri du peuple, Le Parti ouvrier, La Petite République, L’Aurore, La Commune (marzo 1871).
È morto il 16 maggio 1906 ed è sepolto nel cimitero di Père-Lachaise al colombario dell’87ª divisione.





[1] Fourierismo: sistema socialista cooperativo di Charles Fourier (Besançon, 7 aprile 1772 – Parigi, 10 ottobre 1837), un filosofo francese, che ha consigliato la riorganizzazione della società in piccole comunità, che vivono in comune. che ispirò la fondazione della comunità socialista utopista chiamata La Reunion sorta presso l'attuale Dallas in Texas, oltre a diverse altre comunità negli Stati Uniti d'America (tra le quali ricordiamo Brook Farm, fondata nel 1841 vicino Boston e sciolta a seguito d'un incendio, nel 1849). Fourier critica fortemente la società borghese capitalista del tempo, che è fallita perché il libero mercato non ha portato quel benessere che aveva promesso: il mondo capitalista ha ampliato il divario tra pochi che hanno molto e molti che hanno poco. Il capitalismo ha disumanizzato la società esasperando la competizione individuale e reintroducendo la schiavitù (lavoro minorile, alienazione etc…). Altro elemento negativo è la falsità dei prezzi: non li fa più il mondo del lavoro ma il mondo della finanza. La vita economica è falsificata in quanto il capitalismo bada esclusivamente alla finanza. Sul piano politico Fourier denuncia come il potere sia al servizio degli speculatori e le decisioni vengano imposte sulla pelle dei cittadini. Per avere un mondo diverso da quello a lui contemporaneo bisogna consentire all'individuo di recuperare i propri istinti e le proprie passioni.