MARTEDÌ 4 APRILE 1871
(14 GERMINALE
ANNO 79)
La seconda colonna, dopo aver occupato Meudon, deve
ripiegare su Parigi per non essere sopraffatta dall'armata versagliese. La
terza, al comando di Duval,
operaio delle fonderie, blanquista addestrato alla guerriglia urbana, s'è
spinta a sud, occupando Petit-Bicêtre. Una parte delle truppe, circa 1.500
uomini, s'è attestata nella piana di Chatillon. Ma gli eserciti versagliesi
accerchiano questa compagnia isolata. È la disfatta.
Duval,
costretto ad arrendersi, è giustiziato sul posto,
senza processo. Questa sortita si conclude dunque con un grave scacco. I Comunardi
non credevano di avere di contro una armata numerosa e in via d'organizzazione.
Inoltre, avendo la Guardia
Nazionale come asse portante dell'esercito, non avevano dimestichezza con
forme di combattimento in aperta campagna senza l'appoggio dell'artiglieria.
A questo
primo scontro succederà una settimana di tregua tra i due schieramenti. La
Comune concentra il potere nelle mani di un solo
responsabile, Cluseret.
Ma sceglie l'uomo sbagliato, dato che questi era un militare di carriera barcamenatosi un po' dappertutto (anche nella sanguinosa repressione del giugno
'48), ma privo di consistenti capacità di strategia. Per fortuna ha
l'eccellente idea di nominare comandante della piazza di Parigi un giovane
ufficiale polacco di grande valore, Dombrowski