lunedì 3 dicembre 2018

02-11-19 - Mercoledì 5 aprile 1871

L'offensiva versagliese e l'infelice esito della sortita dei Comunardi spingono i Parigini a rinforzare le barricate, soprattutto quelle che difendono le porte della città.
Si inizia pure una «campagna di riconciliazione». I conciliatori sono presenti soprattutto tra le file dei repubblicani moderati, come Clémenceau e Schoelcher[1], tra i massoni (assai numerosi), e naturalmente nel mondo degli affari. La Comune comunque non si lascia ingannare e la sua Commissione esecutiva taglia corto: “conciliazione e tradimento sono tutt'uno”. Il primo editoriale del giornale «L'action», curato da Lissagaray; espone perfettamente questa posizione: “A morte! Hanno bombardato Parigi senza preavviso, come i prussiani. Questo giornale, concepito prima di questo bombardamento, non può dire che: Avanti! Il suo redattore capo lascia momentaneamente la penna, non vedendo, in questo momento, che un solo modo di combattere: sulle barricate con un fucile in mano”.
Malgrado una situazione militare angosciosa, il popolo parigino si prepara a festeggiare un grosso avvenimento politico. Su iniziativa del Comitato dell'11° arrondissement (dove si trovava la famigerata prigione della Roquette) si decide di inviare, il mattino seguente, il 137° battaglione a rue Folie-Méricourt, per requisire la ghigliottina; poi portarla davanti al municipio, ai piedi della statua di Voltaire «difensore di Sirven e di Calas», e qui, pubblicamente, nel tripudio popolare, dare alle fiamme questo sinistro patibolo usato soprattutto contro i lavoratori, spesso indotti al furto dalla miseria. (Alcuni erano. stati ghigliottinati come «mestatori» in occasione di scioperi).


[1] Victor Schoelcher (Parigi, 22 luglio 1804 – Houilles, 25 dicembre 1893) è stato un politico e imprenditore francese. Dopo l'abdicazione di Napoleone III, fu rieletto deputato della Martinica all'Assemblea nazionale dal marzo 1871 al dicembre 1875. Nell'aprile 1871, pubblicò un appello per l'assemblea di Versailles a scegliere la conciliazione piuttosto che il confronto con la Comune: "L'Assemblea, pur avendo il diritto dalla sua parte, non può avere il pensiero criminale, per farla prevalere, di assediare la Comune". Il 16 dicembre 1875 fu eletto senatore irremovibile dall'Assemblea nazionale.