mercoledì 25 settembre 2019

04-01-C7 - Georges CLEMENCEAU

GEORGES CLEMENCEAU



Georges Benjamin Clemenceau è nato il 28 settembre 1841 a Mouilleron-en-Pareds[1], ed è stato un uomo di stato francese, socialista radicale, Presidente del Consiglio dal 1906 al 1909 e poi dal 1917 al 1920.

Figlio di un medico e lui stesso medico, era sindaco del 18° arrondissement di Parigi e presidente del consiglio comunale di Parigi agli inizi della Terza Repubblica, così come deputato nel 1871 e dal 1876 al 1893 come repubblicano radicale. Difensore dell'amnistia per i Comunardi, anticlericale, egli sostenne la separazione tra Chiesa e Stato e si oppose alla colonizzazione, contribuì alla caduta del governo di Jules Ferry[2] su questo tema. Fondatore del quotidiano La Justice e della Société des droits de l'homme et du citoyen, ha poi lavorato presso L'Aurore e partecipò attivamente alla difesa del capitano Dreyfus[3]. Non cessò di sostenere per il ritorno dell’Alsazia-Mosella, perduta a seguito della sconfitta del 1871.

il 26 giugno 1869 Egli è tornato in Francia con la moglie dal suo viaggio negli Stati che gli fece scoprire la democrazia americana – ne ammirò la procedura dell’impeachment – e innamorare della filosofia e la letteratura inglese.

Quando la guerra franco-prussiana scoppiò, lasciò la moglie e la figlia appena nata, Madeleine, per andare a Parigi, dove arrivò all’inizio dell’agosto 1870. Dopo la sconfitta di Sedan, il 2 settembre 1870, prese parte attiva, con i suoi amici Arthur Ranc e Edmond Adam[4], alla giornata del 4 settembre durante la quale proclamò la Repubblica.

Formato lo stesso giorno, il governo di Difesa nazionale nominò Étienne Arago[5] sindaco di Parigi, che nominò personalmente i sindaci temporanei nei vari arrondissement. Ad Arago, che cercava nomi di repubblicani, il padre gli suggerì quello di Clemenceau che fu messo a capo del municipio del 18° arrondissement. Incontrò l'anarchica Louise Michel, allora insegnante nel quartiere, e permise a Blanqui di diventare comandante del 169° battaglione della Guardia Nazionale, mentre l'assedio di Parigi iniziava il 19 settembre 1870.

Alla fine di ottobre, i parigini si ribellarono dopo aver appreso della resa di Bazaine a Metz e la nascita del governo provvisorio conservatore di Adolphe Thiers a Versailles per negoziare un armistizio con Bismarck. Per il repubblicano ferocemente anti-monarchico come Clemenceau fu una provocazione: fece affiggere i manifesti in cui annunciava il suo rifiuto ad un tale "tradimento". Lo stesso giorno, la Guardia Nazionale dei quartieri organizzò una rivolta per prendere l'Hôtel de Ville. La Guardia Nazionale dei quartieri borghesi, guidata da Jules Ferry[2], si oppose e ne impedì il colpo. L'episodio fece di Clemenceau e Ferry[2] dei feroci rivali.

Rinnegato per la loro complicità con i rivoluzionari, Arago si dimise, seguito da Clemenceau. Il governo ottenne la fiducia dei parigini dal plebiscito del 3 novembre, e tenne elezioni comunali il 5 novembre. Clemenceau fu eletto nel 18° arrondissement. Tuttavia, venne destituito il 22 gennaio 1871, giorno dell’insurrezione all'Hôtel de Ville, per chiedere, con altri sindaci degli arrondissement riuniti da Jules Favre, le dimissioni del generale Trochu. L'armistizio, respinto da Clemenceau e dal popolo di Parigi, venne firmato sei giorni più tardi.

L’8 febbraio, dopo aver rifiutato l'offerta di Gambetta per diventare prefetto del Rhône[6], venne eletto deputato della Seine[7] nella nuova Assemblea Nazionale. Figurava nella lista elettore dell'Union républicaine, opponendosi alla pace con Bismarck, al fianco di Victor Hugo, Garibaldi, Gambetta, Courbet, Louis Blanc, etc..

 

 

Dalla Comune di Parigi al Consiglio comunale

 

Agli inizi di marzo 1871 Clemenceau si trovava a Parigi. Il 1° marzo 1871 aveva lanciato un appello ai suoi concittadini per astenersi a qualsiasi violenza all'ingresso dei prussiani nella città. Durante la rivolta del 18 marzo, 1871, accompagnato dal capitano Mayer cercò di salvare dalla folla i generali Thomas e Lecomte. In serata il Comitato centrale della Guardia nazionale prese il potere a Parigi e decise di organizzare elezioni comunali.

Due giorni dopo, all'Assemblea riunita a Versailles, Clemenceau depose, con 18 deputati repubblicani, un disegno di legge per organizzare l'elezione di un consiglio municipale di 80 membri a Parigi, che doveva avere il titolo e l'esercizio delle funzioni di sindaco di Parigi. Così egli navigò tra il governo di Thiers e la Comune di Parigi, cercando di conciliare i campi ostili, che lo portarono all'inimicizia di entrambe le parti. I Comunardi, che egli accusava di essere fuori della legalità, lo fecero dimettere da sindaco il 22 marzo, lo sostituirono con un delegato del Comitato centrale. Quest'ultima organizzò le elezioni comunali del 26 marzo 1871, durante i quali Clemenceau ottenne solo 752 voti.

Facente parte della minoranza, si dimise dal suo posto di consigliere municipale e da deputato alla vigilia della proclamazione della Comune, e fondò con gli ex sindaci la «Ligue d'union républicaine des droits de Paris (Lega d’unione repubblicana dei diritti di Parigi)», che tentò di negoziare con i due campi. Lasciò Parigi il 10 maggio 1871 per unirsi al Congresso dei comuni di Bordeaux, bandito dal governo Thiers. Di fronte a questo fallimento, tentò di tornare a Parigi, ma non poté entrare in città, soggetta al sanguinoso attacco del governo di Thiers.

Sospettato di collusione con la Comune, viaggiò clandestinamente in Vandea[8], poi Belfort[9] e Strasburgo[10], prima di tornare a Parigi il 15 giugno 1871. Battuto alle elezioni complementari del 2 luglio 1871, venne eletto consigliere comunale di Parigi il 30 luglio 1871 a Clignancourt, quartiere del 18° arrondissement. È stato rieletto nelle elezioni municipali del novembre 1874. il 29 novembre 1875 è stato eletto presidente del consiglio municipale della città di Parigi con 39 voti su 54 voti.

È morto a Parigi il 24 novembre 1929.



[1] Mouilleron-en-Pareds è un comune francese soppresso e frazione del dipartimento della Vandea nella regione dei Paesi della Loira. Dal 1º gennaio 2016 si è fuso con il comune di Saint-Germain-l'Aiguiller per formare il nuovo comune di Mouilleron-Saint-Germain.

[2] Jules François Camille Ferry (Saint-Dié-des-Vosges, 5 aprile 1832 – Parigi, 17 marzo 1893) è stato un politico francese, oppositore di Napoleone III e tra le più eminenti personalità del partito repubblicano nella Terza Repubblica francese. Attraverso una serie di articoli denunciò le speculazioni finanziarie operate dal barone Haussmann per il rinnovamento urbanistico di Parigi. Grazie a questa sua iniziativa il barone venne successivamente estromesso dai poteri concessi. D'altra parte egli stesso, «avvocato squattrinato», divenuto sindaco di Parigi alla proclamazione della Repubblica nel settembre 1870, «riuscì a spremersi un patrimonio dalla carestia» della città assediata dai prussiani. Ferry, comprendendo che la Germania era troppo potente, per perseguire l'idea di acquistare un grande impero coloniale si fece promotore di una politica di collaborazione con Otto von Bismarck al fine di guadagnarne una «benevola neutralità» nel Sistema bismarckiano.

[3] L'affare Dreyfus fu il maggior conflitto politico e sociale della Terza Repubblica, scoppiato in Francia sul finire del XIX secolo, che divise il Paese dal 1894 al 1906, a seguito dell'accusa di tradimento e intelligenza con la Germania mossa al capitano alsaziano di origine ebraica Alfred Dreyfus, il quale era innocente. Il vero responsabile era difatti il colonnello Ferdinand Walsin Esterhazy.

[4] Edmond Adam ( Bec-Hellouin, 19 novembre 1816 – Parigi, 14 giugno 1877) era un ufficiale di alto livello e politico francese repubblicano del diciannovesimo secolo.

[5] Étienne Arago (Perpignan, 9 febbraio 1802 – Parigi, 7 marzo 1892) è stato un politico e commediografo francese.

[6] Il dipartimento del Rodano (Rhône) è un dipartimento francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Il nome del dipartimento deriva dal nome del fiume omonimo che scorre nel suo territorio.

[7] Quello della Senna era uno degli 83 dipartimenti creati dalla Rivoluzione francese; nel 1968 è stato ripartito in quattro nuovi dipartimenti.

[8] Dipartimento francese della regione dei Paesi della Loira.

[9] Nella regione Borgogna-Franca Contea.

[10] Nel dipartimento del Basso Reno nella regione storica dell'Alsazia.