sabato 8 dicembre 2018

02-11-62 - Giovedì 18 maggio 1871

GIOVEDÌ 18 MAGGIO 1871
(28 FIORILE ANNO 79)


Oltre i confini della Francia, perfino al di là dell'Atlantico, i Comunardi suscitano interesse e simpatia. La stampa ne parla. Oggi a New York si può leggere nel settimanale «The Nation» un'analisi puntuale della Comune: “Autentici operai seggono al Consiglio nei saIoni dorati del Municipio. Questi uomini fanno di tutto per scardinare, abolire tutti i meccanismi morali o materiali che le classi ricche e istruite hanno inventato giudicandoli necessari all'opportuna conduzione della cosa pubblica... Questo ha dato una credibilità pratica a ciò che generalmente si schernisce come utopico”.
L'esempio della Comune favorisce un'espansione dell'Internazionale negli Stati Uniti. Il 2 luglio New York, con una grande manifestazione, renderà omaggio all'eroismo dei lavoratori di Parigi. E milioni di dollari saranno raccolti in appoggio ai Comunardi in esilio.
Popolo! L'oro che scorre su questi muri, è il tuo sudore”.
Questo il cartello appeso all'interno del palazzo delle Tuileries, che fa riflettere le migliaia di lavoratori venuti ad assistere al terzo concerto eseguito per raccogliere fondi per l'assistenza sanitaria. L'affluenza supera quella del precedente concerto, essendo generale il desiderio di vedere questo covo di tiranni, dove tanta ricchezza era stata sperperata.
I giardini sono illuminati da lanterne rosse appese agli alberi. Drappeggiato di rosso il palco. Vivandiere offrono coccarde simboleggianti il berretto frigio. C'è anche un buffet. Anche qui è passata la rivoluzione. Niente cibi costosi e cari: cose buone, semplici nello stile sobrio di una città che vive frugalmente.
Ecco come Vuillaume descrive questo buffet improvvisato: “Abbiamo superato il portico del padiglione centrale, dell'Orologio. A sinistra due federati, il gomito appoggiato al fucile, sorvegliano l'entrata di una vasta sala, dove tutti possono entrare liberamente. Entriamo. Ci troviamo davanti a una tavola lunga quasi quanto la sala. Centinaia di bicchieri, bottiglie, boccali, pieni di bionda birra, montagne di brioches e pacchetti di biscotti”.
La Bordas canta nuovamente La canaille, c'è lo stesso silenzio; la stessa appassionata attenzione, lo stesso esplodere del refrain cantato in coro: “Chi è la teppa? Siamo noi la teppa!

[NDR - I lavoratori non hanno ancora un proprio inno. L'Internazionale sarà scritta in giugno dal comunardo Eugène Pottier, nascosto a casa di un amico per sottrarsi alla repressione. Parole che saranno musicate 17 anni più tardi dall'operaio di belga: Pierre De Geyter.]
 
Appello dell'Unione delle donne alle operaie di Parigi 18 maggio 1871