VENERDÌ 19 MAGGIO 1871
(29 FIORILE
ANNO 79)
Si riunisce il Consiglio
della Comune. Decide innanzi tutto un aiuto per le vedove e gli orfani dei
lavoratori uccisi dall'esplosione della fabbrica d'armi dell'avenue Rapp. Si
approva un decreto per estendere il controllo popolare sul ventaglio
retributivo (già era stato stabilito per i funzionari un tetto invalicabile di 6.000 franchi l'anno). Si
stabilisce il divieto di ogni cumulo per evitare che i furbi trovino una
scappatoia al limite massimo di 6.000 franchi. Per l'apparato giudiziario si
decreta che per tutto il periodo della guerra chiunque sia accusato di
concussione, malversazione, furto, sia deferito alla Corte Marziale. La Comune si
preoccupa anche della salvaguardia delle opere d'arte: “í cittadini delegati Dellerer
e Heyer sono incaricati di far trasportare al Louvre e al Luxembourg
le sculture e le pitture di proprietà dello Stato, ritenute insicure nel
Palazzo dell'Industria”.
È il delegato
all'insegnamento, Edouard
Vaillant, che firma questa ordinanza. Un Comunardo
particolarmente impegnato, Edouard
Vaillant, un intellettuale che si era messo al servizio del popolo. Oltre
che dell'insegnamento, si occupa del «Giornale
Ufficiale» (che fa uscire due volte al giorno), allora principale fonte
d'informazione per i lavoratori.
Thiers
continua ad infiltrare e pagare dei traditori per diffondere notizie artefatte
e riferire a Versailles
tutte le informazioni che possono raccogliere. La Comune,
ammaliata dalla «libertà senza confini», aveva mostrato tolleranza per elementi non certo fidati.
L’esplosione all'avenue Rapp la induce a maggior rigore rivoluzionario.
Si ordina l'arresto dei domenicani d'Arcueil accusati
d'aver passato informazioni ai versagliesi. Al momento del loro arresto,
eseguito da Wroblewski,
hanno trovato il modo di darne l'annuncio ai versagliesi, col rintocco delle
proprie campane.