L’AFFRANCHI (L’EMANCIPATO)
Il giornale degli uomini
liberi
Capo redattore: Paschal
Grousset.
Redazione e
amministrazione: fauburg Montmartre 10; il 12
aprile si è trasferita in rue des Jeûneurs 14.
Stampato da
Schiller fino al numero 8; dal 9 in poi dall’Imprimerie nouvelle, Associazione
operaia in rue des Jeûneurs 14.
Principali
redattori: Olivier
Pain, Pierre
Vésinier, Albert
Grandier, Eugene
Kunemann, E. Morot,
Barberet.
Formato da un
foglio grande, sei colonne per pagina, venduto per 10 centesimi, ma gli ultimi
quattro numeri costavano 5 centesimi. Prese il posto de La Nuova Repubblica,
che ha cessò la pubblicazione il giorno in cui si formò la Comune.
Ventiquattro numeri pubblicati
da domenica
2 aprile (12 germinale anno 79) a martedì
25 aprile (5 floreale). Ogni numero conteneva un editoriale, gli atti
ufficiali della Comune,
una rassegna della stampa versagliese sotto il titolo Il veleno reazionario,
una Tribuna dei lavoratori
fatta da corrispondenze, notizie dalla Francia e dall'estero, nonché
curiosità. Gli articoli non solo erano dedicati all’attualità (l’educazione
dei bambini poveri nei numeri 4 e 10, per esempio), ma lo spazio dato alle
notizie del giorno superava di gran lunga tutto il resto. I suoi giornalisti si
scagliarono violentemente contro qualsiasi conciliazione e chiedevano che gli
ostaggi rispondessero alla "malvagità" versagliese. Vicino alle idee
blanquiste, la redazione affermava che "il diritto alla collettività è maggiore di quella del singolo”.
Il sottotitolo: Paschal
Grousset, redattore capo, è stato tolto a partire dal sabato 22
aprile. Una nota messa nel numero del giorno dopo affermava che, da otto
giorni, Paschal
Grousset era completamente estranea alla redazione del giornale.
Pochi giorni dopo, il giornale
ha volontariamente smesso di uscire, su preghiera di Grousset,
che scrisse: "Non si deve negare che i nemici della Repubblica urlano
ovunque che i giornalisti della Comune
sopprimono dei giornali per vendere meglio i loro".