venerdì 6 settembre 2019

03-02-01 - Joseph MAVIEL

JOSEPH MAVIEL

 

 

Joseph, Etienne Maviel è nato il 27 ottobre 1847 a Lapanouse-de-Séverac[1] e faceva il calzolaio a Marsiglia; membro della Commissione dipartimentale insurrezionale nel 1871; membro dell'Internazionale.

Joseph Maviel fece un giro della Francia dal 1860 al 1870. Fu esonerato dal servizio militare. L'8 agosto 1870 partecipò all'occupazione del Municipio di Marsiglia. Arrestato, è stato condannato ad un anno di prigione, ma è stato rilasciato il 4 settembre, alla proclamazione della Repubblica. Fu quindi uno dei sedici firmatari dell'Appello per i lavoratori germanici lanciato dalla sezione marsigliese dell’Internazionale dopo il crollo dell'Impero e l'annuncio della Repubblica.

Maviel partecipò quindi all'insurrezione di Marsiglia, dal 23 marzo al 4 aprile 1871, come membro della Commissione dipartimentale. Quindi riuscì a imbarcarsi con alcuni compagni tra cui Alerini diretto alle Isole Baleari, poi a Barcellona. Fu condannato in contumacia il 26 gennaio 1872, alla pena di morte.

Graziato il 17 maggio 1879, tornò a Marsiglia, si sposò, aprì una piccola fabbrica di scarpe, crebbe tre figli e fu eletto presidente dell'associazione dei produttori. Prese parte ad una campagna contro il generale Boulanger[2], ma il più delle volte si tenne lontano dalla vita politica.

È morto in questa città il 5 giugno 1905.



[1] Del dipartimento dell'Aveyron della regione dell'Occitania.

[2] Georges-Ernest-Jean-Marie Boulanger, generale e uomo politico francese, nato a Rennes il 29 aprile 1837, morto a Bruxelles il 30 settembre 1891. Si presentò come candidato alla deputazione nel dipartimento del Nord, e fu eletto (1888). Nel suo programma elettorale aveva propugnata la revisione della costituzione del 1875. Malgrado l'appoggio di partiti filo monarchici e bonapartisti, la sua proposta di revisione fu respinta dalla camera dei deputati e lo spettacolo dell'ibrida coalizione che lo sosteneva risvegliò le diffidenze dei repubblicani moderati, che furono spinti a riavvicinarsi ai radicali per la difesa del regime. L'allarme divenne più forte quando la stessa capitale rinnovò l'investitura di Boulanger, nominandolo deputato a grande maggioranza. Il generale non nascose il suo proposito d'aspirare alla presidenza della Repubblica, ritenuta dai più una semplice tappa verso la restaurazione della monarchia. Il ministro dell'Interno, Constant, iniziò silenziosamente una procedura giudiziaria, imputando del delitto di alto tradimento il Boulanger; il quale, preso d'un tratto dal panico, fuggì a Bruxelles il 1° aprile 1889.