venerdì 6 settembre 2019

03-08-01 - Antoine CHASTEL

ANTOINE CHASTEL

 

 

Antoine Chastel è nato il 6 febbraio 1840 a Saint-Étienne; operaio di passamanerie[1]; aderente all'A.I.T.; partecipò alla Comune di Saint-Étienne.

Era celibe. Nel 1869, firmò l'appello per fondare L'Éclaireur, giornale dell'opposizione repubblicana. Poi, dopo la proclamazione della Repubblica, non cessò «di partecipare alle riunioni pubbliche in cui incitava gli operai contro i loro padroni». Chastel fondò, con Durbize, il giornale La Commune (sottotitolo: la Défense nationale) (dicembre 1870-marzo 1871: 37 numeri). Il giornale era particolarmente violento contro Gambetta «il despota», «il dittatore», «l'avvocato senza causa»; attaccava i borghesi dell'Alleanza repubblicana che volevano un regime analogo a quello della Svizzera, ma non della Comune rivoluzionaria come la preconizzavano gli internazionalisti.

Affiliato all'Internazionale, assunse un tempo le funzioni di segretario del Comitato della rue de la Vierge di cui fu anima con Durbize. Fu uno dei capi dell'insurrezione del marzo 1871, e la corte d'assise del Puy-de-Dôme[2] lo condannò il 5 dicembre 1871 alla deportazione in un recinto fortificato. Non aveva subito in precedenza alcuna condanna.

Chastel non ebbe un atteggiamento particolarmente coraggioso al processo di Riom[3]. Tuttavia, rimane una delle figure più importanti del movimento comunale stephanese[4]. Fu dapprima detenuto a Thouars[5]. Il 28 febbraio 1878, il direttore della prigione scriveva a riguardo: Chastel «ridiventerà ribelle non appena le circostanze glielo permetteranno».

Trasferito a Belle-Île il 17 maggio 1878, vide la sua pena commutata, il 24 luglio 1879, in dieci anni di esilio. Liberato, firmò, il 14 luglio 1880, un appello ai lavoratori, ringraziandoli per le loro manifestazioni elettorali e chiamandoli a lottare per la Comune e la Rivoluzione sociale. Aveva vissuto a Ginevra, lavorando nella fabbrica di caratteri in legno dei fratelli Charles e Victor Bonnet.



[1] Lavoratori di filo di qualsiasi tipo (vegetale, animale, metalli ...) usato nella decorazione di indumenti o architettura d'interni, ed intrecciatori di perline, pizzo , frange, finiture, nastro.

[2] Dipartimento francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi.

[3] Nel dipartimento del Puy-de-Dôme nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.

[4] Étienne è la variante francese di Stefano, Stéphanoise (italianizzato in stephanesi) è quindi il nome con cui si identifica la città di Saint-Étienne e ai suoi cittadini.

[5] Nel dipartimento delle Deux-Sèvres nella regione della Nuova Aquitania.