venerdì 6 settembre 2019

03-08-01 - Benoît THIBAUDIER

BENOIT THIBAUDIER

 

 

Benoît, Marie, Jacques Thibaudier è nato il 2 maggio 1815 a Millery[1]; rappresentante in vini e alcolici a Saint-Étienne dove abitava in rue de la République, 30; sposato, padre di sei figli; militante socialista; partecipò alla Comune di Saint-Étienne.

Thibaudier fu uno dei principali organizzatori delle riunioni pubbliche di tendenza socialista che si tennero a Saint-Étienne nel 1870-1871. Presidente del comitato popolare del cantone sud-est, vicepresidente del Comitato centrale del Club de la rue de la Vierge, che riuniva i delegati dei comitati cantonali, preparò l'avvento del Comune a Saint-Étienne. Fu lui che, il 23 marzo 1871, affittò la sala del Prado per la grande riunione pubblica organizzata dal Club de la rue de la Vierge e dall'Alleanza repubblicana. Il 24, fece parte della delegazione di undici membri che chiese al consiglio comunale di proclamare la Comune e che, in seguito, mantenne il sindaco, dei vice e varie personalità in stato di arresto. Thibaudier fece parte della commissione amministrativa provvisoria della città.

Arrestato l'8 giugno 1871, fu condannato, il 5 dicembre 1871, dalla corte d'assise di Riom[2], alla deportazione in un carcere fortificato. In precedenza non aveva subito alcuna condanna.

Thibaudier viveva in convivenza, separato dalla moglie da dodici a quindici anni. Questa, che si era dichiarata disposta a seguirlo in deportazione, ma alla fine aveva rinunciato, morì a Lione l'11 gennaio 1876. Il deportato ebbe una condotta «esemplare». La sua pena fu commutata il 25 giugno 1877 in semplice deportazione, poi il 12 dicembre 1878 in dieci anni di detenzione. Fu infine amnistiato il 15 gennaio 1879. In deportazione, Thibaudier firmò sempre: Thibaudier anziano, con tre punti inquadrati da due paralleli. Fu rimpatriato dalla Piccardia.

Tornato a Saint-Étienne, Thibaudier fu eletto consigliere comunale, ma invalidato (1879). L'anno successivo, fallì nel consiglio d'arrondissement. Apparteneva al «Circolo del proletariato democratico» di sfumatura radicale-socialista, poi si unì a Dupin nel comitato repubblicano socialista. La sua situazione materiale era penosa e chiese al sindaco un piccolo impiego affinché lui e i suoi fossero al riparo dal bisogno.



[1] Nel dipartimento del Rodano della regione Alvernia-Rodano-Alpi.

[2] Nel dipartimento del Puy-de-Dôme nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.